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Vicepresidente Udinese: “Pagati i tanti infortuni. Samardzic via? Può essere un’opzione se…”

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Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese, intervenuto al Festival della Serie A a Parma, ha parlato così della stagione deludente dei friulani: “Sono da 20 anni lì, ma Pozzo mi ha detto che era da 30 anni che non ne vedevano...
Marco Astori

Stefano Campoccia, vicepresidente dell'Udinese, intervenuto al Festival della Serie A a Parma, ha parlato così della stagione deludente dei friulani: "Sono da 20 anni lì, ma Pozzo mi ha detto che era da 30 anni che non ne vedevano una così. È stata veramente un incubo. Preferisco dire aulicamente che gli dei del calcio ci hanno portato sfortuna fino all'ultimo, poi abbiamo avuto fortuna che forse compensa il resto. Stiamo parlando di 5 atleti, di tutto il comparto dell'attacco che sono rimasti in infermeria per tanto tempo e questo non ha consentito all'Udinese di utilizzare Deulofeu, Thauvin, Davis, Brenner, che è uno degli investimenti più importanti fatti dall'Udinese, ma anche lo stesso Lucca poveretto ha avuto problemi. Noi ci siamo aggrappati a Lucca, che per fortuna ha avuto performance importanti, ma certamente questo è l'elemento che ha condizionato una stagione che è e sarà sempre più complessa perché, per fortuna per il sistema, chi viene in Serie A è sempre più rappresentativo di società con grande forza economica. L'ottimismo è quello di vedere una A che migliorerà le performance sportive perché ci sono proprietà forti. Inutile citare l'Atalanta, Percassi sarebbe arrivato dove è anche prima di aver fatto questa operazione, che è un modello, quindi trovando un socio finanziario che consente di condividere l'impresa, e quindi rischi e benefici, e oggi godono insieme dei benefici. È un modello da seguire, la Serie A deve guardarlo come un'opportunità di business anche sotto questo profilo", riporta Tmw.

SAMARDZIC E OKOYE - "Credo che prima di pensare di vendere o comprare, bisogna ricordarsi che l'Udinese è rigorosamente orientata al rispetto di un modello di business, che è questo. Chi conosce le dinamiche micrometriche di un modello di business come quello del calcio, non può esimersi dolorosamente dal fare delle scelte. Quali sono? Quelle relative a dei giocatori che hanno acquisito nel tempo una maturità e che quindi sono pronti a fare un salto. Come noi diciamo orgogliosamente, l'Udinese è una grande scuola che consegna ai grandi club dei campioni. Cito Sanchez, che è la dimostrazione di un'esperienza sportiva mirabile, ma parliamo anche di De Paul, Molina... Gente scelta con oculatezza e capacità di visione da Gino Pozzo e la squadra di mercato. Non è il singolo, è il modello. Faranno le scelte adeguate, fino ad adesso ha funzionato: chi esce viene sostituito da campioni in erba che si sostituiscono e talvolta migliorano anche da subito chi è uscito. Non mi occupo di mercato, posso solo condividere che appunto Samardzic ha fatto un percorso di maturazione. Se si creano le condizioni, tra cui anche l'apprezzamento del ragazzo, perché da noi si vende se il prezzo è giusto perché la società è solida e non ha bisogno di vendere, probabilmente questa è una delle opzioni che la società valuterà per essere coerente a questo modello".