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Samardzic ad un passo dall’Inter, Gazzetta: “Ecco come lo utilizzerà Inzaghi”

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E’ Lazar Samardzic il prossimo colpo che l’Inter metterà a segno sul mercato, andando a completare un centrocampo già molto forte di per sé. Ma come sarà utilizzato il classe 2002 proveniente dall’Udinese? Lo spiega La...
Marco Astori

E' Lazar Samardzic il prossimo colpo che l'Inter metterà a segno sul mercato, andando a completare un centrocampo già molto forte di per sé. Ma come sarà utilizzato il classe 2002 proveniente dall'Udinese? Lo spiega La Gazzetta dello Sport: "Il punto di forza di Samardzic è il mancino ad alta risoluzione, un piede che nell’ultima Serie A, per quanto frequentata a macchia di leopardo, gli ha permesso di segnare 5 gol e servire 4 assist e di renderlo il giocatore più giovane con numeri simili. Quattro delle cinque reti le ha realizzate con tiri da fuori area. Partire da destra, rientrare sul sinistro e calciare con forza e precisione verso la porta, di preferenza con l’esterno. Il suo limite è la fase difensiva, Samardzic non ha ancora acquisito la cattiveria del recuperatore di palloni e ci pare che fatichi ad inseguire gli avversari.

La domanda è: come lo impiegherà Simone Inzaghi? Come mezzala, il ruolo ricoperto a Udine? Ci sta, ma Samardzic non c’entra nulla con Barella e Frattesi, i probabili interni titolari dell’Inter in parziale ricostruzione, e neppure con Mkhitaryan. Non ha la ferocia dei primi due né il dinamismo del terzo. Samardzic è una mezzala di tecnica in purezza, Inzaghi dovrà lavorarci sopra per renderlo più reattivo nelle transizioni negative e in fase di non possesso palla. Come tutti i 10 naturali, il ragazzo ha la testa, la personalità e i mezzi per evolvere in regista.


Un percorso classico, imboccato da molti, in primis Andrea Pirlo, partito trequartista ed esploso come mente pensante davanti alla difesa. Samardzic non è e non sarà Pirlo, ma crediamo che Inzaghi con lui possa ripetere la metamorfosi di Calhanoglu. Arrivato dal Milan senza troppa arte né parte, in rossonero pencolava alla ricerca del posto giusto, il turco nell’Inter inzaghiana è partito mezzala ed è poi diventato il vice-Brozovic, fino a scalfirne la titolarità. Calhanoglu era (è) più maturo e consapevole, età diverse, 29 anni contro 21, ma in prospettiva il cammino potrebbe essere lo stesso. Samardzic in regia sulle tracce di Brozovic: anche il croato, come Calha, si era presentato all’Inter quale interno ed era stato Spalletti a inventarlo playmaker, mutazione che aveva fatto crescere l’Inter in modo esponenziale", si legge.

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