news

Brescia, che caos: Cellino richiama subito gli staff di Corini e Grosso

Brescia, che caos: Cellino richiama subito gli staff di Corini e Grosso - immagine 1
Nei giorni in cui stare a casa è un imperativo per il bene di tutti, Massimo Cellino – presidente del Brescia –  chiama al lavoro cinque dipendenti. Appuntamento fissato alle 9 di questa mattina al centro sportivo di Torbole...
Fabrizio Romano

Nei giorni in cui stare a casa è un imperativo per il bene di tutti, Massimo Cellino - presidente del Brescia -  chiama al lavoro cinque dipendenti. Appuntamento fissato alle 9 di questa mattina al centro sportivo di Torbole Casaglia dove ad aspettare coloro che hanno lavorato nello staff di Eugenio Corini e Fabio Grosso ci sarà il direttore sportivo Stefano Cordone. Una «riunione programmatica» ha spiegato il club con una nota ufficiale «per verificare la fattibilità del programma ipotizzato», ovvero per «organizzare l’attività con allenamenti a singolo giocatore o al massimo a gruppi di due giocatori, frazionati nella giornata e distribuiti su tutta la superfice del Centro Sportivo». Allenamenti, per la cronaca, sospesi almeno fino al 28 marzo come da comunicato sul sito. Dunque, stamattina, sarebbe proprio necessario ritrovarsi fisicamente a Torbole o basterebbe una videoconferenza? E poi, perché i cinque collaboratori (3 di Corini e 2 di Grosso) ormai ex e non quelli attuali di Diego Lopez? E se tutti e cinque, come probabile, non si presentassero seguendo la logica, il buon senso e il decreto ministeriale? Se l’ammutinamento giustificato dovesse tramutarsi in un’ipotesi di licenziamento per giusta causa (?) quali reazioni scatenerebbe? I quesiti sono stati risolti in parte dall’Associazione Allenatori che ha divulgato la notizia.

«Tale convocazione appare del tutto illegittima e strumentale, nonché contraria al buon senso, alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto, tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio in questi giorni la provincia bresciana e considerata l’attuale sospensione degli allenamenti della prima squadra, in ferie sino al 28 marzo – si legge nel comunicato AssoAllenatori -. La richiesta appare, inoltre, violativa delle disposizioni del DPCM del’11/03/2020, come integrato dalla precedente normativa emergenziale, oltre che della normativa sulla sicurezza nei posti di lavoro ed espone i lavoratori ad inutili e gravi rischi per la salute propria e degli altri. L’AIAC stigmatizza e censura fermamente l’iniziativa del Club ed è accanto ai propri associati, preannunciando fin d’ora l’intenzione di intraprendere ogni iniziativa e denuncia alle autorità sportive e di sicurezza nazionale a fronte di una condotta che andrà valutata anche sotto il profilo dell’eventuale rilevanza penale. Si consiglia ai propri associati di rimanere ciascuno nelle proprie abitazioni finché non lo consentiranno il contesto normativo e le condizioni igienico-sanitarie ivi prescritte». «La convocazione è stata inoltrata ai tecnici di base a contratto» continua il Brescia. Contratto che se non rispettato farebbe risparmiare a Cellino qualche centinaio di migliaia di euro (tutti i collaboratori sono a scadenza il 30 giugno 2020).