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Tudor: “Così vedo Immobile e Luis Alberto, cos’era successo con Guendouzi! Modulo e Kamada…”

Tudor: “Così vedo Immobile e Luis Alberto, cos’era successo con Guendouzi! Modulo e Kamada…” - immagine 1
Prima conferenza stampa come allenatore della Lazio per Igor Tudor. Queste le sue parole, ci sono tanti singoli.
Andrea Agostinelli

Prima conferenza stampa come allenatore della Lazio per Igor Tudor. Queste le sue parole raccolte da lalaziosiamonoi, ci sono tanti singoli.

SQUADRA - "Ho trovato mezza squadra perché tanti sono in nazionale. Sarri mi ha lasciato una bella squadra sotto ogni punti di vista, con ragazzi pronti a lavorare. La cultura del lavoro era già ben instaurata, grazie a Sarri. C'è grande predisposizione, i ragazzi sanno che si deve e si può fare meglio. Sapere che c'è voglia di fare è un ottimo inizio. Poi ogni allenatore ci mette del suo, mantenendo le cose che mi piacciono e aggiungendo qualcosa. Questa è una squadra importante, si accetta perché è la Lazio. Qui il ruolo dell'allenatore è importante. Quello che ho visto da fuori è che qua c'è veramente un progetto, si può venire e lavorare bene. Ci sono le basi per fare un bel lavoro".


MODULO - "Questo lo vedremo in corsa, devo valutare. Chiaramente un allenatore prende un giocatore in base al proprio modo di giocare. Staremo attenti a fare valutazioni in fretta, poi magari in estate aggiusteremo. Prima però priorità a questi due mesi, ci sono punti in palio in campionato e la Coppa Italia".

KAMADA - "Come rivalutarlo? Non si parla di modulo di gioco, ma di stile. Un allenatore porta cose nuove, non vorrei parlare di singoli, devo valutarli tutti. Sono molto attento, scelgo in base a quello che vedo. Nella palestra c'è una scritta che mi rappresenta: non è la voglia di vincere che determina, ma il prepararsi a farlo".

FUTURO - "Per me la lunghezza del contratto non ha importanza. Se non lavoro bene posso andare a casa domani. Io vivo nel presente e per il lavoro, se faccio bene resto, altrimenti no. Penso che tutto abbia importanza, fare programmazione a lungo termine non ha senso. Io credo nel lavoro, vogliamo partire subito forte, non sarà facile avere tutto e subito. Ora ci aspettano gare belle, forti, così come piace a me. Alla fine i giocatori fanno la differenza, io vedo una squadra forte e che ha un po' di tutto. Si può fare bene".

GUENDOUZI - "Non leggo i giornali. Cos'è successo a Marsiglia? Con Matteo ho un ottimo rapporto, è sanguigno, vuole giocare sempre. Siccome non possono giocare tutti, ogni tanto succedono cose di campo: niente più, niente meno. Sono contento di ritrovarlo. Ha un'esperienza importante, faremo buone cose insieme".

IMMOBILE - "Ciro ha fatto la storia qui, poi succede qualcosa e sembra chissà cosa. E' un giocatore amato da tutti, poi esce una cosetta e fa subito notizia. E' un giocatore di cuore, ci ho già parlato e lo vedo voglioso di dare il suo contributo. L'ho visto in panchina che ci teneva, è una cosa bella".

CASTELLANOS - "Giocare con due attaccanti? Sì, potrebbe succedere. Un allenatore si adatta ai giocatori, anche perché puoi fare le stesse cose, ma il risultato non è mai uguale, magari simile. Poi è normale che un tecnico non deve rinunciare al suo modo di giocare".

LUIS ALBERTO - "L'importante è che un giocatore sia forte, lui lo è. Può giocare ovunque: mezz'ala, dietro la punta e anche davanti la difesa se vogliamo essere offensivi. Sono tanti anni che sta qua, qualcosa vorrà dire. Lo vedo motivato, orgoglioso, oggi ha fatto un grande allenamento. Se ci sono giocatori a fine ciclo? Secondo me è un modo di dire che non mi appartiene".

QUINTO POSTO - "Possibile? "Su questo non posso esprimermi. L'obiettivo è fare il massimo. Con la società c'è un rapporto di collaborazione".

COPPA ITALIA - "Conta poco il mio passato, c'è da prepararsi al meglio, trovare le motivazioni. Io sono carico per tutte le gare, quando affronti squadre come la Juve c'è sempre grinta. Io martello di più però contro le piccole. Sono due belle sfide, poi c'è anche il derby: belle partite. La Lazio? Sono contento di essere qua!".

CENTROCAMPISTI - "I centrocampisti devono avere tutto, devono essere completi, avere intelligenza tattica. Giocare verticale e orizzontale. Questi sono dettagli tattici, non ha neanche importanza parlarne. A me piace un calcio offensivo, poi l'importante è l'equilibrio. Importante è capire cosa possiamo permetterci in base alle caratteristiche dei giocatori. Voglio una squadra che attacchi con un grande numero di giocatori. E' un lavoro da fare con il tempo".

DIFESA - "C'è una grande predisposizione e cultura del lavoro grazie a Sarri. Poi c'è un ordine nella linea difensiva, il lavoro in passato è stato fatto bene. Qualcosa lascerò, aggiungendo altro. Nei dettagli non entro perché ci vuole tempo e perché restano nello spogliatoio. Abbiamo difensori bravi. Non do l'importanza a come sono abituati a giocare, ma mi importa che siano forti. Magari serviranno tempistiche diverse, ma se sono forti escono tutti. Ho tanti giocatori di livello".

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