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NEWS – Due turni a Lazovic! Dia, Zaccagni, Isaksen, Luis Alberto, Immobile, Rabiot, De Ketelaere…

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Tra campo e Coppa Italia, le squadre di Serie A si stanno allenando facendo la conta degli infortunati. Ecco il punto con le novità.
Guglielmo Cannavale

Tra campo e Coppa Italia, le squadre di Serie A si stanno allenando facendo la conta degli infortunati. Ecco il punto con le novità.

LAZOVIC - Sono stati confermati gli squalificati per la prossima giornata.  Si tratta di Zirkzee, Frattali, Gatti, McKennie, Mazzocchi, Maggiore e Lazovic. Ma dal Giudice Sportivo è arrivata la decisione sullo stop di Darko Lazovic, che salterà due turni di campionato per squalifica, “per avere, al 30° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina, criticato in modo irrispettoso una decisione arbitrale; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale. Per quel che riguarda gli allenatori è stato squalificato per una giornata il tecnico della Roma Jose Mourinho "per avere, al 49° del secondo tempo, contestato con platealità l'operato arbitrale". Stop per un turno anche per Massimo Nenci della Lazio: "per avere, al 24° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina. contestato platealmente l'operato arbitrale".


DIA - Boulaye Dia non aveva ancora lasciato il ritiro della nazionale ma era già uscita, domenica, la notizia che non avrebbe giocato la Coppa d’Africa. È così sarà. Ora il Senegal ha comunicato il cambio della lista dei convocati, l’attaccante della Salernitana è stato sostituito da Bamba Dieng e non parteciperà alla competizione per infortunio.

ATALANTA - Dubbi per l’Atalanta prima del Milan in coppa. “Due ritorni, ma anche due dubbi per l’Atalanta - spiega La Gazzetta dello Sport - in vista della sfida di Coppa Italia di domani con il Milan: ieri si sono allenati in gruppo Toloi e Adopo, ma Gasperini solo fra oggi e domattina saprà se potrà contare su De Ketelaere e Kolasinac. Il belga è uscito nell’intervallo di Roma-Atalanta per un affaticamento, il bosniaco nel finale (ma voleva continuare) per un indurimento muscolare del flessore: per entrambi saranno decisivi gli accertamenti che dovranno escludere lesioni o comunque rischi in caso di utilizzo domani sera”.

ISAKSEN E ZACCAGNI - La Lazio arriva al derby di coppa con i dubbi Isaksen e Zaccagni, ecco le ultime dal Corriere dello Sport: “Isaksen e Zaccagni sono stati abbattuti dai colpi rimediati a Udine. Il danese, nell’azione della punizione-gol, ha accusato una distorsione ad una caviglia e il ginocchio ne ha risentito. E’ stato riscontrato un piccolo edema, sono state escluse lesioni. Isaksen sarà rivalutato oggi, potrebbe recuperare per la panchina. Il pestone preso da Zaccagni ha procurato un versamento ad un alluce, il piede è gonfio. Il suo recupero è più difficile. In preallarme ci sono Felipe Anderson e Pedro, due over 30. Si preparano a scortare Castellanos, al primo derby da titolare”.

LUIS ALBERTO E IMMOBILE - Luis Alberto è tornato prima di Immobile, ma come sono le loro condizioni? “Ieri mattina a sorpresa - scrive il Corriere dello Sport - s’è rivisto in gruppo LuisAlberto. Sia lui che Ciro s’erano fatti male a Empoli, per lo spagnolo si parlò di uno stiramento tra il primo e il secondo grado. La settimana scorsa aveva iniziato a lavorare a parte, 24 ore fa l’apparizione inattesa. Sarri aveva annunciato a Udine l’imminenza delle visite per il Mago, la presenza vale come via libera. Luis Alberto vuole andare in panchina nel derby pur essendo convalescente. Vederlo in partita, in corsa, sarebbe sorprendente. Luis si candida per il Lecce, meglio ancora per la Supercoppa (semifinale con l’Inter il 19 gennaio). Immobile effettuerà nuovi esami oggi, domani può andare in panchina da capitano non giocatore. Anche lui ci riproverà per il Lecce e per la Supercoppa”.

JUVE - “La Juventus è rientrata da Salerno con 46 punti e la consapevolezza di aver disputato un gran girone d’andata. L’unica nota negativa - spiega oggi La Gazzetta dello Sport - è lo stop di Adrien Rabiot, sempre più leader tecnico e morale dei bianconeri. Il 28enne centrocampista francese – 18 presenze e 3 gol tra Serie A e Coppa Italia – è stato costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un sovraccarico muscolare alla coscia destra. La buona notizia per Massimiliano Allegri è che sono state escluse lesioni e di conseguenza l’assenza del suo pupillo non dovrebbe essere lunghissima. Sicuramente Rabiot salterà il quarto di Coppa Italia di giovedì, quando all’Allianz Stadium arriverà il Frosinone di Soulé e degli altri prestiti bianconeri. Ma l’ex Psg è a rischio anche per il match successivo: quello di martedì 16 gennaio, sempre in casa ma contro il Sassuolo, finora unica squadra capace di battere Danilo e compagni. Alla Continassa non hanno intenzione di correre rischi, nella peggiore delle ipotesi il rientro di Rabiot slitterà alla trasferta di Lecce (21 gennaio). La situazione sarà più chiara nei prossimi giorni, di sicuro Adrien non è nuovo a recuperi lampo. Per un Rabiot che si ferma, c’è un Federico Chiesa segnalato in miglioramento. L’attaccante azzurro, assente a Salerno per un fastidio al ginocchio sinistro, sta meglio e in giornata dovrebbe tornare a lavorare anche un po’ in campo. Allegri deciderà soltanto in extremis, dopo la rifinitura, se convocare Fede per il quarto di Coppa Italia di giovedì o se rimandare il rientro al Sassuolo. Dipenderà dalla condizione e soprattutto dalle sensazioni dell’ex Fiorentina, che per ora resta in dubbio. Dovrebbe tornare protagonista, invece, Andrea Cambiaso, reduce dall’influenza e dall’assenza contro la Salernitana. Discorso analogo per AlexSandro, infortunatosi prima di Natale nella trasferta di Frosinone. Il jolly brasiliano è tornato ad allenarsi in gruppo e sarà convocato per la Coppa, dove la Juventus si giocherà l’accesso alle semifinali con la vincente del derby di Roma. Ancora ai box Moise Kean, destinato a trasferirsi in prestito entro fine mese (Monza, Fiorentina o Bologna). Si avvicina il rientro del lungodegente Mattia De Sciglio, reduce dall’intervento ai legamenti della scorsa primavera”.

VLAHOVIC - Dusan Vlahovic è rinato. Ecco il punto da La Gazzetta dello Sport: “La scorsa stagione la sua rinascita iniziò a febbraio proprio da Salerno, dopo un gennaio con zero reti e solo 25 minuti giocati per colpa della pubalgia, ma fu comunque un’annata complicata, tra problemi di salute e vicende extracampo in cui è rimasta coinvolta la Juventus. Poi il chiacchiericcio estivo, con le voci che lo davano in partenza, direzione Inghilterra, nello scambio con il Chelsea per Lukaku. Invece è saltato tutto e Dusan è stato felice di restare a Torino, dove si sente sempre più a casa e sempre più coinvolto nel progetto. Vlahovic è un perfezionista e un generoso, uno che ama stare al centro della scena ma sa anche mettersi al servizio dei compagni. E’ arrivato in punta di piedi — nonostante gli 80 milioni investiti dalla Juventus per acquistarlo dalla Fiorentina — in uno spogliatoio popolato da giocatori navigati e vincenti. Quest’anno con lo svecchiamento della rosa ha imparato a prendersi le sue responsabilità, mettendosi addosso i panni del leader. La fiducia del gruppo lo ha aiutato nei momenti di difficoltà. Gli amici Gatti e Chiesa, con cui ha un rapporto che va oltre il calcio, gli sono stati vicini quando la porta sembrava stregata. Adesso Vlahovic si sente più forte mentalmente e anche più sicuro. Forse il merito è anche un po’ del difensore bianconero, che gli ha consigliato il libro giusto per spingersi oltre i propri limiti: «L’implacabile» di Tim Grover, il metodo del coach di Michael Jordan e Kobe Bryant per vincere quando gli altri si arrendono. Dusan non solo non s’arrende, ma rilancia: vuole un 2024 da protagonista e ha un solo obiettivo nella testa, vincere un trofeo con la sua Juventus. Ha scelto Torino per questo e non sarà soddisfatto finché non ci sarà riuscito”.

FIORENTINA E BOLOGNA - Questa sera ci sarà Fiorentina-Bologna in Coppa Italia. Vediamo le probabili formazioni a partire dai Viola: in porta Christensen, in difesa Kayode, Milenkovic, Ranieri e Biraghi. Arthur e Duncan davanti alla difesa, sulla trequarti a sinistra potrebbe avanzare Parisi insieme a Ikoné e Bonaventura. Davanti Beltran. Nel Bologna di nuovo ballottaggio in porta tra Skorupski e Ravaglia con Posch (ma occhio a De Silvestri), Beukema, Calafiori e Lykogiannis (o Kristiansen). Moro o Freuler con Aebischer e Ferguson a centrocampo, Orsolini, Zirkzee e Saelemaekers in attacco.

MILAN -

Giornata di vigilia in casa Milan verso la partita di Coppa Italia contro l'Atalanta. Convocazione in vista per Filippo Terracciano, oggi per lui allenamento in gruppo per la prima volta dopo l'annuncio del suo acquisto. Out invece Alessandro Florenzi, uscito durante Empoli-Milan per un sovraccarico all’adduttore della coscia sinistra. Prosegue il lavoro di riatletizzazione di Sportiello e Okafor che domani però non saranno disponibili. Aggiunge La Gazzetta dello Sport: "Si avvicina intanto il rientro di Marco Pellegrino, acquisto estivo praticamente inutilizzato: il centrale argentino arrivato dal Platense si era fratturato il piede alla prima e unica presenza, il 2-2 di ottobre a Napoli. Per la prima volta in questi giorni si è allenato senza dolore".

NAPOLI - Cosa sta succedendo in casa Napoli, in piena crisi, lo spiega oggi La Gazzetta dello Sport: “Il Napoli s’è smarrito, ha perso la via ma soprattutto ha perso la felicità di giocare, di divertire e divertirsi in campo. E dopo l’ennesima figuraccia in casa del Torino, il presidente Aurelio De Laurentiis ha scelto la linea dura per provare a scuotere una squadra smarrita, irriconoscibile, vittima delle sue stesse paure. Tutti in ritiro, da ieri sera: il Napoli fino a sabato alloggerà a Pozzuoli, al Grand Hotel Serapide. Farà spola tra l’albergo e il centro sportivo di Castel Volturno, per ricompattarsi e per analizzarsi. Anche ieri, come domenica sera nella pancia dello stadio Grande Torino, hanno preso la parola i leader del gruppo. Da Di Lorenzo a Juan Jesus, passando per Mario Rui, tre dei famosi sei saggi eletti al tempo dell’era Garcia. Facile capire il sunto del discorso, perché c’è una maglia con uno scudetto da onorare, conquistato appena pochi mesi fa. E allora mai più prestazioni come quelle di Torino, mai più una squadra senza anima e senza cuore, incapace di reagire alle difficoltà e in ginocchio dopo il primo schiaffo. C’è da voltare pagina in fretta: sabato al Maradona arriva la Salernitana, vietato sbagliare. I giocatori sono finiti al centro della contestazione dei tifosi domenica: sono loro gli artefici principali di questo avvio disastroso e sono loro che adesso devono trovare la chiave per ripartire. La curva a Torino non ha risparmiato nessuno e ha invitato Kvara e compagni a tirare fuori gli attributi. E allora, testa bassa e pedalare, perché i tifosi pretendono “rispetto”, per la maglia e per la città. Le scuse del presidente e del d.s. Mauro Meluso arrivate prima dopo il Monza e poi dopo il Torino non bastano più: è ora di passare ai fatti e soltanto i giocatori possono invertire la rotta prima che sia troppo tardi. Le assenze di Anguissa e Osimhen pesano tantissimo all’interno dello spogliatoio. Franck e Victor sono due leader e Mazzarri avrebbe bisogno della loro carica prima ancora che delle loro qualità tecniche per cancellare in fretta il punto più basso della storia recente del Napoli. La società ha confermato la massima fiducia al tecnico, scaricando sulla squadra le responsabilità del momento”.

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