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Mourinho: “Chiedo scusa a Sanches, ecco perché! Mancini ha la pubalgia, io voglio restare qui”

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La Roma perde 2-0 sul campo del Bologna. Questo il commento alla partita del tecnico José Mourinho ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa.
Andrea Agostinelli

La Roma perde 2-0 sul campo del Bologna. Questo il commento alla partita del tecnico José Mourinho ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa raccolto da TMW e vocegiallorossa.

SANCHES - "Voglio chiedere scusa pubblicamente a Renato. Quello che ho sentito di fare è molto duro per un calciatore ed è molto più dura per un allenatore. L'ho fatto 3-4 volte in 20 anni di carriera, mi scuso con lui".


MANCINI - "È in grande difficoltà, gioca con una pubalgia molto forte. Gioca perchè la squadra ha bisogno di lui".

FUTURO - "Io voglio continuare alla Roma e se devo continuare alla Roma dobbiamo pensare bene alle limitazioni del Financial FairPlay perchè forse è meglio lavorare con qualche giovane che farlo con giocatori su cui non c'è niente da sviluppare e non c'è niente di più per il futuro. La società vuole continuare? Non abbiamo ancora parlato di questo. Per me una separazione sarebbe dura ma se deve accadere non sarà mai per decisione mia".

ANCORA SANCHES - "Ormai con Renato viviamo una situazione di speranza, pensiamo sempre che lo spazio in partita, le responsabilità, l'adrenalina, siano il modo ideale per aiutarlo a fare il salto. Lui ha cicatrici emozionali, ha tante paure dovute agli infortuni... Lui lavora a bassa intensità, su tutto quello che noi facciamo. Lui migliora nel volume ma mai nell'intensità. Nella scorsa partita ci aveva dato 60 minuti di speranza, e oggi ho pensato di inserirlo perché la squadra poteva avere bisogno della sua qualità. Poi però ho capito di aver sbagliato, perché lui non era pronto per fare questo salto. Mi dispiace... L'ultimo prima di Renato era stato Matic, e questo mi dispiace da morire ma oggi non potevo lasciare la squadra con un giocatore che era entrato in frustrazione. Ho dovuto prendere questa decisione".

SCUDETTO - "Vincere una scommessa con i giovani? No no a me piacerebbe vincere lo scudetto! Però la nostra realtà è il quarto posto e noi fino alla fine dobbiamo lottare per questo. Ora siamo in un periodo difficilissimo in cui se non siamo al massimo del nostro potenziale, ci sono squadre che ci possono mettere in difficoltà. Oggi mancava la fisicità di Romelu e le qualità di Dybala, io lo sapevo prima della partita che sarebbe stata dura, ma andiamo avanti e pensiamo al Napoli".

RINNOVO - "Non ho sensazioni, so che sto lavorando bene con la proprietà. Io sono sicuro che se fosse possibile la proprietà spenderebbe 20/30 milioni per un difensore a gennaio, ma non può farlo. Basta pensare a Kristensen, che ad oggi non può giocare in Europa. Questo per dire che l'ambizione della proprietà è la stessa che ho io, come la frustrazione... Io però non voglio scappare da questa situazione, sono disponibile per ogni tipo di progetto che la società voglia fare in futuro. Devo però scegliere la mia vita prima di giugno, per me e per questa gente. Io non dirò mai vado via".

OBIETTIVI - "Il compito che mi è stato affidato è quello di lavorare al mio massimo ogni giorno. La proprietà è sovrana. Io quello che voglio mettere in chiaro è che ci sono tante cose che mi avvicinano a questo club e a questo popolo... Non voglio che la gente pensi che la mia frustrazione sia più forte della vicinanza che io sento per la Roma. Se succederà, la mia partenza a fine stagione non sarà una mia scelta".

DYBALA - "Senza Dybala la classe non c’è, senza Lukaku la fisicità non c’è, sapevo sarebbe stata dura senza di loro. La gente in campo… ho sentito che ovviamente volevano dare di più, però se non abbiamo avuto nessun problema a livello tattico, loro hanno segnato il primo gol ma la partita era controllata, abbiamo avuto difficoltà a livello fisico, loro hanno gente con motore, con gamba, intensità e noi non abbiamo intensità e questa fisicità. Per dire, Cristante può avere limitazioni dal punto di vista tecnico, ma ha fisico. La partita poi è diventata più complicata, abbiamo avuto le nostre possibilità per il 2-1 ma non lo abbiamo fatto e diventa difficile".

ARBITRO - "Parlare dell’arbitro dopo questa gara è anche dura da fare. Penso ci sia stata differenza di criterio nei gialli, mi è sembrato un secondo giallo a Beukema che manca, poi Motta lo ha cambiato subito. Mi sembrava un giallo ovvio, poi magari sbaglio e non voglio criticare Guida".

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