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De Rossi: “El Shaarawy mi piace, Lukaku farà tanti gol! Smalling e Sanches importanti: come stanno”

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Conferenza stampa di vigilia per Daniele De Rossi, che ha parlato così ai giornalisti prima della partita della Roma di domani alle 18 contro l'Inter.
Guglielmo Cannavale

Conferenza stampa di vigilia per Daniele De Rossi, che ha parlato così ai giornalisti prima della partita della Roma di domani alle 18 contro l'Inter.

INTER - "Sono la squadra più forte del campionato, si alza il livello. Cambia la preparazione alla gara. Nessuna squadra è imbattibile, proveremo a dargli fastidio. Sono una squadra forte ma anche noi siamo forti".


LUKAKU - "Cerco di scindere l'aspetto emotivo da quello calcistico. Mi basta che faccia la stessa partita che ha fatto col Cagliari, lì mi è piaciuto tantissimo, ha allungato la loro difesa e ha tirato in porta 5-6 volte. Se tirerà sempre così tanto farà molti gol. L'emozione saprà gestirla, non è un ventenne. A volte fai il gol dell'ex e a volte non giochi bene, ci sta toccare meno palla perché sono una squadra forte".

SCONTRI DIRETTI - "Non avevo allenato io. Ho solo visto da tifoso. Vediamo come andrà domani. Quando giochi con squadre forti ci sta perdere, ma anche noi siamo forti e prima o poi toccherà a noi. Ci sono dei livelli in campo, l'Inter è tanto forte, come lo sono Milan e Juve. Io sto provando a far partire un percorso. Noi con l'Inter ci avevamo vinto tante volte, anche con le altre. Mentale? Qui c'è gente che ha giocato allo United, che ha vinto Mondiale o Europeo. Abbiamo giocatori forti che giocano contro giocatori forti, a volte nel braccio di ferro perdi. Non credo sia un problema di testa".

PASSATO CONTRO L'INTER - "Per tanti anni ci siamo battuti per lo Scudetto, era una cosa a due. Hanno quasi sempre vinto loro, sono stati più bravi. Era una sfida bella calda ma sempre con rispetto. Mi dispiace non poter andare a San Siro che è lo stadio più emozionante per chi gioca a calcio, a parte quello nostro. Vogliamo tornare a giocare queste sfide magari punto a punto e non con 20 punti in meno".

SMALLING E SANCHES - "Sanches? È un elemento fondamentale come tutti gli altri. Tutti saranno utili. Si stanno rimpicciolendo le distanza che hanno coi loro compagni. Si sono allenati ancora poco con me, ma hanno fatto supplemento fisico e la condizione sta tornando. Sono giocatori che non ho visto ancora molto sul campo ma sono convinto che saranno importanti".

BIG MATCH - "Serve rispetto ma anche un po' di spocchia, non siamo gli ultimi arrivati. Giochiamo in casa nostra, davanti a 60 mila persone. Se hai troppo rispetto poi diventa paura. Loro la palla non te la fanno prendere, ci saranno dei momenti di 10-20 minuti in cui spingeranno e soffriremo. Noi dobbiamo andare in campo convinti che possiamo vincere. Il Sassuolo ha battuto l'Inter. Nella partita singola possiamo vincere. Ma se le vincono tutte ci sarà un motivo".

EL SHAARAWY - "Lo conosco da tantissimi anni, sta avendo un'evoluzione anche mentale. Una volta era buono e morbido, mi ci arrabbiavo a morte. A volte scherziamo di questo. Adesso è un giocatore vero, per l'approccio che dà. Mi piace molto, come mi piace Zalewski che è entrato bene. Sono i giocatori che possono giocare lì in alto a sinistra. Adesso c'è davanti El Shaarawy che può darmi qualcosa in più. Ma anche a Zalewski tengo tanto. Chi giocherà? Ora vuoi sapere troppo. Non ti dico se gioca El Shaarawy, poi capisci troppo".

CAMBIAMENTI - "Ci possono essere cambiamenti ma a prescindere dalla partita. La prossima con il Feyenoord può essere ancora più decisiva. Bove? Giocatori così entreranno o giocheranno queste partite, ma non facciamo rotazioni in base alla partita successiva. Faremo magari dei ragionamenti per chi non è in lista per l'Europa League. Ma cambiamenti tattici non ne faremo. Con l'Inter ci sarà la formazione migliore".

IO ALLENATORE - "Ho letto articoli del predestinato anche alcuni anni fa, poi pochi pensavano che lo fossi dopo che mi hanno mandato via dalla Spal. Poi pochi hanno deciso di prendere me, le porte sono rimaste chiuse. I predestinati per me non esistono. Un po' per caso mi sono trovato nel posto in cui lo vorrei fare per tutta la vita".

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