Allegri: “Chiesa e Rabiot out: cosa filtra sul rientro col Sassuolo! Su Vlahovic, Cambiaso, Perin, Kean…”

Da Chiesa a Rabiot: Massimiliano Allegri fa chiarezza sui singoli. Ecco le parole dell'allenatore della Juventus in conferenza alla vigilia del quarto di finale di Coppa Italia contro il Frosinone.

CHIESA - “Chiesa non può giocare, non è nemmeno convocato. Oggi il ginocchio stava meglio, niente di preoccupante, se tutto va come oggi, martedì lo avremo a disposizione".

INFERMERIA - "Cambiaso sta bene è sfebbrato, sta bene. Fuori abbiamo Chiesa, Rabiot, De Sciglio che sta facendo il percorso personale e Kean. Gli altri sono tutti a disposizione”.

RABIOT - "Dovrebbe essere a disposizione per martedì. Vediamo ma credo che ci siano ottime possibilità. Sta facendo un percorso di riabilitazione ma lo vedo molto tranquillo".

DANILO - "Rifiata? non ho ancora deciso. Gatti e Bremer giocheranno poi uno tra Rugani e Danilo".

DUE TITOLARI - "Domani gioca in porta Perin e rientra Locatelli a centrocampo".

VLAHOVIC - "Ha smaltito la febbre, ha recuperato. Domani mattina decido: o Milik-Vlahovic o Milik-Yildiz... o Vlahovic-Yildiz".

KEAN - "In prestito? Di mercato non parlo, anche perché domani c'è una partita. Al mercato ci pensano i direttori. Non sono io che devo dire quale sarebbe la destinazione giusta. Al momento Kean è un giocatore della Juventus e sono molto contento di quello che ha fatto nella prima parte di stagione, anche se è rimasto un po' fermo".

GOL SUBITI - "Dalla fascia sinistra? Abbiamo lavorato su questo, bisogna alzare l'attenzione. Bisogna avere paura di prendere gol ed essere meno pigri. Abbiamo preso gol troppo facilmente e i ragazzi lo sanno. Con la Salernitana abbiamo preso gol per un errore tecnico. I gol vanno presi in un certo modo, non come lo abbiamo preso noi. Quando prendi gol si abbassano le difese immunitarie, poi ti abitui".

FROSINONE - "Domani è una partita secca. Giochiamo contro una squadra spensierata e che all'ultima stava rimontando uno 0-3. Per loro è un'occasione unica. Per noi è molto importante, è un obiettivo".

400 PANCHINE - "È un orgoglio. Ma guardiamo avanti, domani c'è una semifinale da raggiungere. Qui ho imparato a guardare cosa succede un minuto dopo e non un minuto prima. Quale cancellerei? Nessuna. Lavoriamo per quello, per le grandi sfide, mi manca non giocare la Champions. In otto anni ci sono state tante sfide bellissime. Sono contento di essere calcisticamente più vecchio, quando sono arrivato non pensavo di fare otto anni alla Juventus. Questo è motivo di orgoglio, è una cosa che mi piace. Domani c'è una semifinale da raggiungere".

CAMBIASO E ILING - "Dall'inizio? Difficile. Cambiaso arriva da un'influenza e Iling ha giocato un tempo, diventa un buon cambio. Diventa un buon cambio. O giocano Weah-Kostic o Iling e Cambiaso, ne abbiamo 4. I cambi anche a Salerno sono risultati determinanti".

PRESSIONE - "Pressione perché non si vince da due anni? La pressione alla Juventus c'è sempre. È normale che ci sono anche le altre squadre. Abbiamo cambiato tanto, ci sono tanti giovani. Le ambizioni le abbiamo sempre".

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