Ora toccherà a Paolo Montero, allenatore della Primavera della Juventus, traghettare la squadra in queste ultime due partite in attesa del nuovo ciclo bianconero (con Thiago Motta nettamente favorito). E la Rosea spiega così l'idea tattica del tecnico: "La Primavera di Montero, infatti, ha giocato l’intera stagione sulla stessa traccia della prima squadra e della Next Gen, dunque col 3-5-2: il metodo di lavoro consente ai calciatori di rispondere senza alcun problema alle chiamate eventuali dalla categoria superiore. Contro Bologna e Monza, in due gare apparentemente inutili ai fini degli obiettivi stagionali - ma pur sempre utili per tentare di chiudere al terzo posto - Montero avrà il compito di tenere la squadra concentrata in nome del senso di responsabilità necessario per rappresentare la Juve. Gli ultimi 180 minuti della stagione potrebbero però concedere spazio a chi ha giocato meno e a chi vorrebbe mettersi in mostra in vista del prossimo anno: Djalò attende ancora il debutto in maglia bianconera, Alcaraz vorrebbe giocare di più come Yildiz, e ancora Iling come Miretti. Nel finale di stagione potrebbe presentarsi una Juve più giovane e sbarazzina, e non svogliata come nelle ultime occasioni in campionato. L’auspicio dei dirigenti e dei tifosi è che la squadra possa replicare l’ultima prestazione di Roma, che è valsa la vittoria in Coppa Italia. Ovviamente con tutti i top della rosa in campo".
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