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Gasperini: “Andar via da vincente? Sarebbe il momento giusto ma penso di no! Lookman…”

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Trionfo totale dell’Atalanta. L’allenatore della Dea Gian Piero Gasperini ha parlato così a Sky dopo la vittoria per 3-0 in finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.
Guglielmo Cannavale

Trionfo totale dell’Atalanta. L’allenatore della Dea Gian Piero Gasperini ha parlato così a Sky e Rai dopo la vittoria per 3-0 in finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.

STORIA - "La prestazione che i ragazzi hanno fatto stasera è memorabile. Credo che abbiamo scritto la storia, anche per il modo in cui abbiamo vinto. Straordinario, abbiamo ripetuto Liverpool, Lisbona... Lo Sporting ha vinto il campionato, quando abbiamo affrontato il Liverpool era primo in Premier...".


RIMANERE - "Io sono un po' pesante, me ne rendo anche conto. Abbiamo sempre l'ambizione di fare qualcosa in più, è sempre un qualcosa di tecnico che si vuole fare e vogliamo sempre fare qualcosa in più. Rimanere o andare via? Devo parlare con il presidente. Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo... da vincente. Ma penso di no, voglio perdere (ride, ndr)".

FUTURO - "Resto o non resto? Adesso devo parlare col presidente. Sono nella situazione in cui ho una moglie con dei figli e trovi una donna bellissima. Quando? Queste cose si devono decidere in pochissimo".

TRIDENTE - "Noi giochiamo spesso col tridente, c’erano tutte le condizioni. Volevamo avere pericolosità offensiva. Sappiamo che sono forti quando attaccano e meno quando difendono”.

LOOKMAN - "Ha fatto tre gol meravigliosi, uno più bello dell'altro. Quando è arrivato da noi non era proprio un attaccante, era un esterno. Ma le sue qualità migliori le ha davanti alla porta. Ha fatto tanti gol l'anno scorso, anche quest'anno ma è stato via per la Coppa d'Africa. Nelle ultime partite è stato sempre decisivo".

TROFEO - "Risposta ai suoi detrattori che l'accusavano di non aver vinto un trofeo? Non credo che adesso sono meglio di ieri pomeriggio. Se no avrebbero vinto solo Juve e Inter quest’anno, ma anche Bologna e Verona ad esempio hanno raggiunto i loro obiettivi. Ognuno ha i propri obiettivi. Una coppa per noi ci voleva, poi così prestigiosa. Mi dedicano una via a Bergamo? C’è tempo…".

COPPA ITALIA - "Mai come in questi giorni abbiamo sentito l'affetto della gente e della nostra tifoseria. Bisogna dare merito ai ragazzi, sono stati meravigliosi e straordinari. C'era rimasto indigesta la finale di Roma, quella non siamo riusciti a giocarla come volevamo. Ci ha dato fastidio indubbiamente, con la Juventus puoi perdere ma non abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità".

CARRIERA - "Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato questa possibilità, dall'avventura con il Genoa fino a qui. Mai una parola, sempre grandissima fiducia e siamo cresciuti nel tempo e sono cambiato anche io. Sono felice per questi ragazzi perché abbiamo cambiato l'Atalanta in questi anni ma l'entusiasmo della gente ci ha trascinato".

PRIMA EUROPA LEAGUE ITALIANA - "Mi dà grande soddisfazione, quello che ha fatto l'Atalanta è un titolo straordinario senza aver tantissimi debiti. Vincerlo così ha un valore diverso, non credo che oggi sono più bravo di ieri e credo che il Bologna ha vinto, il Lecce ha vinto e l'Hellas ha vinto. Il concetto di vincere allarga tanta persone, ognuno è vincente nei propri limiti".

DEDICA - "La dedico alla città di Bergamo, al presidente, ai giocatori e a tutti quanti ed un pezzettino anche all'Italia che ci ha sostenuto".

BAYER - "Abbiamo visto in tutte le salse questa squadra. Ci è servita anche la Roma, la conoscevamo bene. Ci avevamo giocato contro due anni fa, Xabi Alonso ha fatto un lavoro straordinario quest'anno. Abbiamo fatto un piano gara che è andato perfetto".

KOOPMEINERS - "Ha giocato benissimo con Ederson. Giocava più offensivo ma è un centrocampista, temevo avesse perso un po' l'abitudine nel recupero palla. Invece ha fatto una prestazione fantastica. La partita sua e di Ederson è stato uno dei segreti".

CALCIO OLANDESE - "Ispirazione olandese? Era uno dei pochi che giocava a tre. Poi è un mix di mentalità anche italiana. Mi hanno etichettato come "uno contro uno a tutto campo" ma le facevo già al Genoa, al Crotone e in Primavera alla Juve. All'Atalanta ho avuto più visibilità, ricevendo tanti attestati. Da Guardiola e Klopp? Non solo, ho visto anche il Chelsea giocare a tre. Si diceva che non si poteva a vincere giocando a tre. Anche questa sera Xabi Alonso. Ho visto anche il Real Madrid. Mi sono preso delle critiche perché prendevano dei gol scoperti".

SERGENTE DI FERRO - "Io così? In realtà le cose migliori le ottieni quando il giocatore ne trae beneficio, ti viene dietro quando ha vantaggi per sé. Devi essere convincente. Questa squadra è molto convinta.