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Gasp: “Maehle? Noi infangati! Lookman cammina troppo, Holm, Bakker, CDK, Scamacca, Papu…”

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Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Tantissimi i temi affrontati e i singoli di cui il tecnico ha parlato, partendo da Charles De Ketelaere.
Marco Astori

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Tantissimi i temi affrontati e i singoli di cui il tecnico ha parlato, partendo da Charles De Ketelaere.

DE KETELAERE - "Ci sono state delle caratteristiche sulle quali ero convinto di poter lavorare. Charles era già molto considerato. Scommessa facile. Prima punta? Sì, perché è gratificato soprattutto dalle cose che fa in attacco. È l’indole che detta il ruolo. Anche se Charles lavora molto. Anzi, questa è stata la sorpresa. Non pensavo che corresse così e facesse tanto volume. Charles è un ragazzo sveglio, intelligente, di valori. Dobbiamo aiutarlo a emozionarsi, a sentirsi la squadra addosso".


SCAMACCA - "9 dell'Italia all'Europeo? Ha tutto per diventarlo: fisicità, tiro, gioco aereo. Però deve metterci agonismo, ambizione, fuoco dentro. Cuore e testa, il resto viene dopo".

LOOKMAN - "Cammina troppo in campo. Corre solo con la palla. Si accontenta di fare solo i gol, così ne segna di meno. A Lisbona ha dimostrato che può giocare con grande continuità, se vuole".

RUGGERI - "Ruggeri ha cuore e testa. Non ha talento enorme, ma si sta costruendo. Mi ricorda Gosens. Era Cenerentola, ora fa gli assist migliori…".

HOLM E BAKKER - "Siamo abbastanza indietro, perché in Italia la fase difensiva, nel loro ruolo, è fondamentale".

SCALVINI - "È un universale, come dicono nella pallavolo. Contro la Lazio, alla fine, ha giocato in attacco. Ogni tanto penso che gli faccio pochi complimenti e gli chiedo sempre tanto. Poi mi dico: ma ha solo 20 anni… Ha tutto per diventare un vero leader. Ovunque".

PREOCCUPAZIONE - "Ci sono stati 7-8 giocatori straordinari per rendimento e non abbiamo avuto infortuni particolari. Dopo la sosta inizia un tour de force. A parte Kolasinac, ci siamo retti sui giocatori della vecchia guardia. I nuovi hanno bisogno di tempo. Ora sto ripensando a Palomino, Hateboer, Muriel".

DE ROON - "Meno male che ho degli highlander… Ma Koopmeiners si è infortunato. Ho provato a preservarlo con la Lazio, ma ogni volta che preservo uno e lo inserisco dopo, si spacca… Dopo Juve, Sporting e Lazio, i giocatori erano sfatti".

PAPU GOMEZ - "Sarà bellissimo incontrarlo. Ci sfideremo in aprile, ma conto di vederlo prima a Bergamo. È stato il giocatore che ho impiegato di più. Rappresenta un periodo d’oro. Ballerò la Papu Dance con Galliani".

ARABIA - "C’è stata la possibilità, non ero mentalmente pronto e avevo un impegno. Per quello che ho visto, non è un fuoco di paglia. Ci sono giovani preparati, che hanno studiato a Londra o a New York e sanno quello che vogliono, con disponibilità enormi. Se l'ipotesi resta viva? Solo se avessi la convinzione di poter portare qualcosa di nuovo. Così avrebbe un senso, oltre i soldi. Sarebbe il coronamento di una carriera".

RINNOVO - "La chiusura del ciclo viene sempre rimandata. Anche quest’estate, alla fine, è partito solo Zapata. Il nucleo forte resta quello storico. Non so se farò in tempo a fondare un nuovo ciclo. Anche perché l’Atalanta ormai è una triade di quarantenni, guidata dall’a.d. Luca Percassi, con i d.s. Congerton e D’Amico. Giusto. Lavorano tanto, sono bravi e sanno camminare da soli. Potrebbe essere anche giusto che tutto finisca con questo ciclo. Vedremo più avanti. La proprietà americana garantisce futuro alla società, anche se io sono legato ai Percassi. Ora contano molto analisti e algoritmi, utili, ma nel calcio non sempre funzionano".

RISPOSTA A MAEHLE E DEMIRAL - "Io tiranno? Mia moglie mi ha detto: “Lo vedi che lo dicono anche loro?”. A parte gli scherzi, è stato un insulto a centinaia di giocatori, all’ambiente Atalanta che è sempre stato giovane, fresco, educato, convinto... La forza della Dea è sempre stata la forza del suo spogliatoio che non può essere infangato da qualcuno ceduto per scelta tecnica".

ETICHETTA DI ANTIPATICO - "Mai avuto problemi con i tifosi. Con Fiorentina e Lazio, tutto è nato da episodi di campo:, per rigori dati o non dati. In questi anni l’Atalanta ha dato molto fastidio e ha subito decisioni inspiegabili. Io ci ho messo semplicemente la faccia per difenderla. Un presidente che in Italia e in Europa contava parecchio, non quello del Borgorosso, si chiedeva pubblicamente se l’Atalanta avesse diritto alla Champions League, meritata sul campo. Grazie a Dio, da un anno e mezzo le cose vanno meglio".

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