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Ederson: “Sto bene all’Atalanta, ma la Premier mi incuriosisce! Se arrivasse un’offerta…”

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Ederson, centrocampista dell'Atalanta, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di AS. Tanti i temi toccati dal brasiliano, tra cui anche il futuro.
Marco Astori

Ederson, centrocampista dell'Atalanta, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di AS. Tanti i temi toccati dal brasiliano, tra cui anche il futuro. Ecco le sue parole riprese dal Corriere dello Sport.

STAGIONE - "È stata una stagione sensazionale. Sono contento di essere riuscito a conquistare questa convocazione e di aver fatto coincidere tutto con gli obiettivi dell'Atalanta, facendo un grande campionato, regalando alla gente un'incredibile Europa League. L'anno scorso non avevo questi numeri, ma all'inizio di questa stagione mi sono posto degli obiettivi e li ho raggiunti. Bisogna avere pazienza e lavorare, non sempre si possono raggiungere certi livelli".


RUOLO - "Posso ricoprire diverse posizioni in mezzo al campo, sia agendo in una zona più offensiva sia più difensiva. Giocare in Italia, in questo, mi ha aiutato molto, perché riesco a fare le due fasi senza troppi problemi. A centrocampo, credo di poter giocare sia più bloccato sia con un po' più di libertà. Tutti vogliono attaccare e segnare, ma è importante anche difendere la posizione e dare equilibrio alla squadra".

FUTURO - "All'Atalanta mi trovo molto bene. Ho appena vinto un titolo importante, mi sono integrato molto bene. Il mio futuro è qualcosa che non mi preoccupa. Quello che mi preoccupa in questo momento è fare bene qui con la squadra brasiliana, lasciando un'impressione positiva perché è la mia prima convocazione. Fare in modo che tutti mi conoscano qui così come mi conoscono tutti in Italia. Sono molto concentrato, molto felice, cerco di sfruttare al meglio questo momento con la Nazionale. Non sono abituato a seguire tutto questo mondo dei trasferimenti. Le voci sono una cosa che, come diciamo spesso io e mia moglie, passeranno sempre. Siamo sereni, felici, ci godiamo il momento. Se deve esserci qualche tipo di cambiamento, mi fido dei miei agenti. Ho un agente che è con me da oltre 13 anni, quindi nel momento in cui pensa che succederà qualcosa di positivo, me lo dirà e saremo in contatto. Abbiamo parlato tanto di sfruttare il momento e in questo momento all'Atalanta sto facendo molto bene. Non penso che siano queste speculazioni a distrarmi".

VIA DALL'ITALIA - "Se succede qualcosa riguardo ad un mio trasferimento, il club deve prima accettarlo, e questa è la cosa più importante. Ho un buon rapporto con l’Atalanta, quindi nel momento in cui verranno a dirmi che hanno qualche offerta, sarà allora che inizieranno i colloqui. In questo momento sono un giocatore dell’Atalanta e sono ancora un giocatore dell’Atalanta. Quando finirà il mio periodo con la Nazionale mi godrò anche una breve vacanza, importante per riposarmi, e poi tornerò in Italia. Mi piace l'Italia, mi sono adattato bene, ma sono curioso della Premier League, quindi non lo so. Sto ancora crescendo, quindi non so se resterò in Italia, penso di avere ancora molto da dimostrare. Se vado da qualche altra parte, anche lì continuerò a crescere".

GASPERINI - "Con lui ho avuto subito un impatto positivo. È un grande allenatore, l’ho detto tante volte. La sua capacità di aiutare i giovani la conoscono tutti. È riuscito a tirare fuori il meglio da tanti giocatori, aiutandoli ad evolversi, a imparare di più. Con me non è stato diverso. Giorno per giorno mi ha aiutato molto a modo suo. È una persona molto seria, ma è un grande allenatore e mi ha aiutato tantissimo in questa stagione. Alla fine l'ho anche ringraziato. L'ho ringraziato, gli ho detto che per me era molto importante e che era stata una stagione strepitosa per tutti, sia per lui che per me. Quindi ho dovuto ringraziarlo per il suo aiuto, per avermi aiutato a sviluppare il mio gioco".