SCEGLIERE I GIOCATORI - "Ci vuole armonia nel lavoro, poi conta tanto lo scouting, sia video ma soprattutto live. Giriamo per Europa e resto del mondo, a volte non arrivi al primo obiettivo ma siamo stati capaci di trovare soluzioni importanti spendendo il giusto. Gli algoritmi li metto per ultimi, mai un algoritmo dovrà prevalere rispetto a una visione di un calciatore".
MIGLIOR COLPO DELLA STAGIONE - "Senza fare un torto agli altri volevo citare Thuram. Potrei parlare di Frattesi o Carlos Augusto ma li conoscevamo. Quella di Marcus nasce due anni fa, è durata a lungo. Lo avremmo preso insieme a Dzeko ma si fece male. Ci ha scelto perché ha mantenuto con noi un rapporto, lo avevamo convinto che poteva diventare un grande attaccante e può migliorare ancora".
LAUTARO E BARELLA - "Lautaro? Vanno sottoscritte le parole di Marotta sul rinnovo, è il nostro capitano e la scadenza non è vicina. Vogliamo chiudere entro l'inizio della prossima stagione, abbiamo rallentato per restare concentrati sullo Scudetto, adesso mancano altre partite ma avremo tempo per dedicarci ad altre cose. Oltre a Lautaro c'è anche Barella. Quando lo abbiamo preso siamo stati bravi e fortunati, con determinazione, visto che non sarei ripartito senza quel contratto in mano".
DUEACQUISTI - “Abbiamo forse sbagliato a fare troppo veloci i giocatori, ora magari ci si aspetta qualcos’altro. Ma due li abbiamo fatti. Poi cercheremo di capire meglio numeri e budget. Siamo abituati a lavorare in una situazione che non è poi così complicata come sembra da fuori. Non c’è nulla di male ad iniziare una stagione in questa situazione”. "Sono Zielinski e Taremi", il pronto commento da studio con Ausilio che non ha replicato lasciandosi andare a un silenzio-assenso.
INTER - "Thuram lo avevamo individuato già due anni fa, c'è sempre tanto lavoro dietro e se oggi è all'Inter e fa ciò che fa è anche grazie alla programmazione partita due anni fa. Ci sono stati anni difficili, sono entrato all'Inter che ero un ragazzino e avevo qualche capello in più. In questi anni mi sono arrivati tantissimi consigli e ho accumulato tanta esperienza. Ho lavorato con tre proprietà diverse, la famiglia Moratti mi ha introdotto in questo mondo, poi Thohir fu il primo a darmi certe responsabilità e poi col gruppo Suning s'è creato un gruppo fantastico, c'è grande empatia tra di noi. Non ci sono gelosie, c'è solo la voglia di fare bene".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del fantacalcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Sosfanta per scoprire tutte le news di giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA