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Allegri: “Chiesa deve migliorare la condizione, perché non l’ho messo con Yildiz! Vlahovic, buona gara”

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Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha analizzato la sconfitta per 1-0 contro l'Inter in sala stampa, a DAZN e a Sky.
Guglielmo Cannavale

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha analizzato la sconfitta per 1-0 contro l'Inter in sala stampa, a DAZN e a Sky.

PARTITA - "È stata una partita difficile, lo sapevamo, contro una squadra forte come l'Inter, che merita il primo posto che ha in classifica. Test importante per il nostro percorso di crescita, basta vedere il secondo tempo: potevamo prendere il 2-0 o fare l'1-1, c'è mancata un po' di lucidità contro una squadra di grande tecnica. Nel primo tempo abbiamo rischiato su un contropiede di Thuram e abbiamo avuto un'occasione con Vlahovic. Si può migliorare, ma è stata una settimana complicata: dobbiamo lavorare con serenità per tornare alla vittoria contro l'Udinese. Il nostro obiettivo è tornare nelle prime quattro: abbiamo un po' di vantaggio e questa sconfitta non deve cambiare niente nel nostro percorso".


VLAHOVIC - "Ha fatto una buona partita, come tutta la squadra. La Juve non giocava da tre anni una partita per il primato. Stasera l'ha fatto, con dei giocatori bravi che fra tre anni faranno parlare di sé. Devono stare sereni, continuare a lavorare, soprattutto perché abbiamo un obiettivo da raggiungere, quello che è rientrare nei primi quattro posti".

ANALISI - "Solo che è stata una settimana dove abbiamo pareggiato con l'Empoli in modo rocambolesco, tra l'espulsione di Milik e un gol preso in mezzo alle gambe. Nel calcio succede. Stasera sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, che non avrebbe deciso il campionato. Dobbiamo migliorare, ma nessuno si aspettava la Juventus a 53 punti e a contatto con l'Inter. Se qualcuno pensa che la Juventus quest'anno dovesse vincere il campionato, sicuramente hanno più capacità di me nel leggere il percorso di una squadra".

YILDIZ - "Io faccio fatica a spiegare le cose. Era normale per Yildiz, ha fatto sette partite nella Juventus e deve fare il suo percorso di crescita. Si passa dalle stelle alle stalle in un attimo. Stasera è entrato Alcaraz, con voglia e piglio. Chi era in campo ha fatto bene: ai ragazzi non devo rimproverare nulla. È un percorso che stiamo facendo, che la Juventus deve fare, per tornare a giocare la Champions, che quest'anno è una competizione che ci è mancata".

SECONDI - "Non lo so, è un percorso di crescita. Siamo secondi, godiamoci il secondo posto: l'Inter non è stata costruita quest'anno, ma da tempo. È un percorso iniziato con Conte ed è la normalità: la Juventus, nelle difficoltà legate all'aver cambiato 15 giocatori da quando sono arrivato io, dei quali una decina dal 2000 in poi. È un percorso che va fatto, in totale serenità. Piaccia o non piaccia, sono dati di fatto. La società lo sa, poi sappiamo cosa è successo l'anno scorso. Dobbiamo continuare bene, c'è un gruppo coeso che è uscito dal campo arrabbiato perché voleva fare risultato e non c'è riuscito".

FUTURO - "Un altro anno qui? Ho un altro anno di contratto. E penso che la mia posizione non sia prioritaria".

CHIESA CON YILDIZ - "Perché non insieme? Per un attimo ci ho pensato, la partita poteva spaccarsi di più. Stavamo bene fisicamente, Chiesa però veniva da due allenamenti nell'ultima settimana e non mi sembrava il caso. Abbiamo avuto delle occasioni favorevoli in cui c'era da essere più precisi, ma non rimprovero niente. Capita a tutti un periodo più negativo, in questa settimana abbiamo lasciato due punti in casa con l'Empoli e poi stasera. Riduciamo il periodo negativo e riprendiamo il cammino".

PANCHINA - "Loro hanno più esperienza nel gestire scontri importanti, la Juve era 3 anni che non giocava una partita del genere. Abbiamo pagato un pochino in esperienza, ma questo è un passo avanti che dovevamo fare nella crescita. Adesso c'è da mettersi a posto, il campionato è ancora lungo, ci sono ancora punti a disposizone. Bisogna essere veloci a uscire dalla crisi".

INTER - "Inter troppo forte? Nessuno a giugno si sarebbe immaginato che saremmo stati in questa posizione di classifica. Poi per il gioco dei giornalisti è normale dire Inter contro Juventus, ma sono percorsi diversi. Noi siamo arrabbiati perché abbiamo perso una partita che potevamo rimettere in piedi. L'Inter è favorita per lo Scudetto, non ci vuole tanto a scoprirlo, e tale rimarrà. C'è il Milan dietro a 4 punti, il campionato è ancora lungo e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo".

ULTIMI 16 METRI - "Potevamo far meglio negli ultimi 16 metri, il primo tempo è stata una gara bloccata con più possesso palla per loro ma grande occasioni non ce sono state a parte un contropiede di Thuram e l'occasione di Vlahovic per noi, potevamo difendere meglio sul gol poi nella ripresa è stata una gara aperta con tante occasioni e noi dovevamo essere più precisi in alcune situazioni ma questo fa parte del percorso di crescita e stasera la squadra dopo 3 anni tornava a giocare una agra per il vertice contro una squadra forte costruita per vincere lo Scudetto".

ERRORI TECNICI - "Più negli ultimi 16 metri che in mezzo al campo però i ragazzi sono stati bravi, dobbiamo continuare a fare il nostro percorso e sappiamo quali sono i nostri limiti. Abbiamo passato una settimana non bella ma questo fa parte della stagione, bisogna pensare all'Udinese per riprendere a vincere in casa e continuare il percorso che ci deve portare a giocare la Champions l'anno prossimo e fare più punti possibili in breve tempo".

ANCORA VLAHOVIC - "Purtoppo lo dico e lo ripeto, non è una questione di Vlahovic ma di ragazzi che hanno poca esperienza a giocare queste partite. Un conto è giocare con la Juventus quinta e l'Inter terza, un conto con l'Inter prima e la Juventus seconda, sono gare diverse infatti già nel primo tempo è stata una gara più bloccata nel secondo ci siamo liberati abbiamo rischiato di più e potevamo fare gol, la crescita passa anche da queste partite, dagli errori ed è normale che in queste situazioni devi avere un pizzico di fortuna in più per portare a casa un risultato".

CHIESA - "Chiesa non si allenava da due settimane, ha fatto trenta minuti e deve migliorare ancora molto nella condizione".

CREDERCI ANCORA - "Pensiamo a battere l'Udinese, torniamo a vincere, il Milan è a 4 puni, siamo secondi in classifica e questa sconfitta non pregiudica ciò che abbiamo fatto fino ad ora.

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