Cosa ha pensato la prima volta che l’ha visto?
«Io lo seguo da quando è molto giovane, ossia da quando faceva parte del Racing Avellaneda. Ho sempre pensato fosse un calciatore diverso dagli altri. Allora non ero il suo procuratore, posso dirle che Lautaro dà e pretende rispetto. Dà e pretende serietà. Lavorare per lui è molto interessante».
Lei ha iniziato a rappresentarlo quando già era un calciatore dell’Inter.
«Sì, diciamo che hanno combaciato alcune cose nelle nostre vite. Io volevo rappresentare un calciatore come lui anche perché quello che mi raccontavano Hakimi e Borja Valero, due miei assistiti storici, su Lautaro era davvero molto interessante».
Cosa le dicevano?
«Mi parlavano della persona, del suo valore come ragazzo, non tanto come calciatore, che è qualcosa di indiscusso e sotto gli occhi di tutti. Poi certo, pure loro pensavano già tempo fa che sarebbe potuto diventare tra i tre migliori attaccanti del mondo».
Dove può arrivare Lautaro?
«Dove arrivano i suoi sogni. E al momento il suo sogno si chiama Inter».
Marotta ha detto che non ci saranno problemi per il prolungamento. Voi pure assicurate di voler rinnovare.
«Stiamo dialogando per ricevere una proposta che possa soddisfare Lautaro. Non è facile, nel senso che non è una cosa dall’oggi al domani, ma stiamo lavorando per arrivare a un accordo positivo. Problemi? Non credo ce ne saranno».
Vi siete già visti con l’Inter?
«Abbiamo un’ottima relazione con i nerazzurri, come le dicevo abbiamo già avuto le prime discussioni».
Avete già fissato un appuntamento fisico per entrare maggiormente nei dettagli?
«Lo faremo nel momento più adeguato, sicuramente».
È vero che in estate dall’Arabia lo avrebbero potuto ricoprire d’oro, ma lui non ha nemmeno voluto sentire la proposta?
«Verissimo».
È una cosa “strana” nel calcio di oggi.
«Strana? Dipende per chi. Non lo è per uno che tiene così chiaro il progetto di vita, il sentimento di appartenenza, il quanto stia bene nel club anche perché si sente valorizzato dalla società. Non dimentichiamo tutti i successi dei nerazzurri. E che parliamo della squadra vice campione d’Europa. L’Inter oggi è in una ottima striscia di risultati. E Lautaro, insieme ai suoi compagni e al tecnico, si sente parte di questo successo».
Zanetti ha ammesso pubblicamente come Lautaro potrebbe essere il suo successore all’Inter come bandiera dei nerazzurri.
«È un onore che pensi questo. Lui fa parte della storia dell'Inter. Io lo conosco da tempo, da quanto Hector Cuper, che era un mio assistito, lo aveva allenato. La verità è che Lautaro incarna i valori dell’Inter, quindi siamo tutti felici e speriamo di poter arrivare ad un accordo con i nerazzurri».
Di quali argomenti parla con Lautaro?
«Di tutto, Agustina è una donna meravigliosa, i loro bimbi sono un bene prezioso, il padre di Lautaro è uomo perbene. Sono una famiglia normale, siamo una famiglia normale».
Martinez può vincere il Pallone d’Oro?
«Che Dio voglia! Sarebbe una gioia enorme per tutti quelli che lo vogliono vedere felice, oltre a un riconoscimento mondiale per lui. Credo sia sulla strada giusta per conquistare il Pallone d’Oro. Lui è un giocatore completo, che segna e fa anche assist. Ha una tecnica invidiabile ed è un grande lavoratore».
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