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Maldini: “Per 10 giorni provai a portare Messi al Milan, leggevo voci sull’Inter. Leao…”

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Dopo l'addio al Milan Paolo Maldini torna a parlare e lo ha fatto al PoretCast. Ecco le sue parole con un retroscena su Leo Messi.
Guglielmo Cannavale

Dopo l'addio al Milan Paolo Maldini torna a parlare e lo ha fatto al PoretCast. Ecco le sue parole con un retroscena su Leo Messi.

MESSI - “Chi vorrei acquistare? Penso che un calciatore come Messi sia uno spettacolo per tutti, anche se ormai è tardi, quando leggevo che poteva andare all’Inter ero amareggiato. Per 10 giorni ho provato a portarlo al Milan ma poi abbiamo capito che era impossibile”, riporta Milanpress.


LEAO - “Rafa è un grande talento, che faccia calcio, modello o cantante, ha qualcosa di importante. Mi ha chiesto di far uscire il disco due giorni prima della partita, gli ho risposto che non era un problema ma avrebbe dovuto segnare due gol il sabato, non segnò ma fece assist (ride ndr). La cosa più bella di questi anni sono proprio i rapporti personali, lui è arrivato dal Lille, era un grande talento ma doveva ancora dimostrare. Il rapporto che si crea con loro è la cosa più bella che ti rimane, più dei trofei e delle partite vinte. Sono sempre dei rapporti personali, ti metti a disposizione per formare questi ragazzi”.

SEMPRE MILAN - “È difficile che un giocatore cominci e finisca nella stessa squadra. Ai miei tempi non c’era la moda di andare all’estero. Ho avuto la fortuna di trovare una squadra e un Presidente Berlusconi che avevano i miei stessi obbiettivi”.

DERBY - “Ho iniziato a giocare abbastanza giovane, quando arrivi nello spogliatoio ti rendi conto come stai, se bene o meno, è tutta una questione di tensione. Abbiamo fatto anche dei derby in Champions League, ti ricordi? (ride ndr) In quel caso la tensione era ai massimi livelli. Poi dopo quando hai una certa età aspetti solo quella partita. Quando mi chiedono cosa mi manca rispondo l’ambiente dello spogliatoio e quel misto tra paura ed emozione prima della partita, il contatto e l’adrenalina della gente. 80 mila persone sono tante. Sono quello che ha fatto più derby di tutti“.

DIRIGENTE - “C’è una differenza enorme. In una ‘subisci’ il risultato e nell’altra ‘determini’. Io soffrivo tantissimo e mi agito. Ricky Massara invece soffriva ma in silenzio. L’allenatore non lo farò mai. Vedevo mio papà che aveva sempre la valigia pronta. Poi magari incontri qualche Presidente un po’ così…non me la sentivo. Quando ho smesso sapevo cosa non volevo fare”.

SACCHI E GUARDIOLA - "Sacchi non essendo stato calciatore ha studiato davvero tanto per arrivare a livelli altissimi, ha raggiunto vette importanti. Guardiola? Un personaggio da studiare, riesce ad incidere in campo e fuori dal campo, ti plasma a 360 gradi”.

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