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Marotta: “Fake news su Nandez, rispondo così al suo procuratore! Taremi, gennaio e Cuadrado…”

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Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato così a Sky e Mediaset prima della partita di Champions contro il Benfica, dove Inzaghi ha fatto ampio turnover.
Guglielmo Cannavale

Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato così a Sky e Mediaset prima della partita di Champions contro il Benfica, dove Inzaghi ha fatto ampio turnover: "Prenderla sotto gamba? No, perché siamo l'Inter e sappiamo che siamo chiamati a rispondere sempre nel migliore dei modi in ogni competizione. Inzaghi deve gestire il gruppo alle prese con tanti impegni, tra club e nazionale, quindi il turnover è normale e saggio, Avremo una squadra inedita, 8/11 nuovi. Inzaghi deve gestire dal punto di vista psico-fisico, dall'altra parte per i ragazzi nuovi sarà un'esperienza", riporta FcInternews.

MERCATO - "Taremi e Nandez a gennaio? Sarebbe un'analisi riduttiva, quello che conta è la tutela del patrimonio tecnico, sappiamo di tanti giocatori infortunati in Serie A, la percentuale è cresciuta del 15%. Non si può immaginare di fare il mercato basandosi su una vittoria in Champions, abbiamo una squadra all'altezza per gli obiettivi della stagione e andremo avanti così. Quella di Nandez, con tutto il rispetto, è una fake news, disconosciamo le dichiarazioni dell'agente".


ANCORA TAREMI E NANDEZ - “Posso dire che la rosa a disposizione di Inzaghi è ottima e ben amalgamata, a gennaio non dovremo sicuramente ricorrere al mercato che oltretutto non offre occasioni vantaggiose. Le dichiarazioni di Bentancur sono fuori luogo, non abbiamo mai cercato il giocatore. Dico così per essere rispettoso”.

JUVE - "Poco coraggiosi con la Juve? Rispondo che il coraggio è un valore importante per i vincenti e noi ce l'abbiamo. Poi bisogna anche adeguarsi all'atteggiamento tattico della Juve, che era sempre pronta a ripartire in caso di nostro errore. Sicuramente credo che questa squadra non debba avere delle critiche da questo punto visita, quanto invece quando perde i punti con le piccole. Pareggiare a Torino è un risultato positivo, la prestazione è stata al di sopra della sufficienza".

CUADRADO - "E' reduce da un lungo infortunio al tendine che non è facile da gestire. In via precauzionale l'allenatore ha preferito non schierarlo, nel corso della gara avrà magari la possibilità di entrare".

DIRIGENZA - "Innanzitutto, il gioco del calcio è basato anche sulla squadra costruita fuori dal campo. Io ne ho costruita una che merita un plauso, ho la possibilità di avere due colleghi con cui ho creato grande sintonia e senso di responsabilità. Siamo persone mature, che si rispettano, sono contento di lavorare con loro. Per quanto riguarda il contratto, devo dire che ho sempre avuto lunghi periodi anche alla Juve e alla Samp. Se arrivo alla fine del contratto, farei l'a.d. dell'Inter per nove anni. Avrei 70 anni, a quel punto è giusto anche guardare altrove (ride, ndr)".

RINNOVO - “Il prolungamento dà continuità al progetto iniziato da Steven Zhang nel 2018 ed è un riconoscimento per la squadra fuori dal campo, indispensabile per ottenere risultati. C’è un ottimo rapporto tra noi, siamo molto affiatati, c’è un concetto di delega e siamo contenti. Sul turnover vanno fatti due giudizi: l’allenatore deve tutelare l’aspetto psico-fisico dei giocatori che devono rispondere anche alle convocazioni delle Nazionali. Giusto far giocare ragazzi interessanti che oggi matureranno esperienza per loro e il futuro dell’Inter”.

ALGORITMI - “Io come manager devo convivere con situazioni come algoritmi e intelligenza artificiale, ma penso che sia l’intelligenza umana ad imprimere un senso positivo. Bravo Baccin a fare le scelte, bravi noi a condividere. Vanno conciliate innovazione ed esperienza”.

SPESE - “La sostenibilità è una parola che con le innovazioni è spesso abusata, ma si tratta di una logica di equilibrio costi-ricavi. Non è giusto che gli azionisti mettano soldi e capitali, serve agire e avere coraggio di valorizzare asset giovani che rappresentano un patrimonio del club. Noi vorremmo tenere il più possibile i giocatori che abbiamo, ma abbiamo un patrimonio tecnico che ci permette di operare in situazione d’emergenza”.

FINALE CHAMPIONS O SCUDETTO - “Vorrei scegliere tutti e due, sono traguardi straordinari. Il comune denominatore è l’impegno da metterci per arrivare a entrambi”.

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