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Gasperini: “De Ketelaere? Pensate a Luca Toni! Scamacca, Scalvini, Muriel e io in Arabia…”

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Gian Piero Gasperini dice tutto sulla sua Atalanta: da Scamacca a Scalvini passando per De Ketelaere, ecco le parole dell'allenatore.
Alessandro Cosattini

Gian Piero Gasperini dice tutto sulla sua Atalanta. A DAZN, l'allenatore ha parlato di diversi singoli della sua squadra, da Scamacca a Scalvini passando per De Ketelaere.

SCAMACCA - “Ha fatto molto bene ma ha acciacchi di troppo a volte che lo rallentano un po’, ma quando gioca è determinante. Servono più tipologie di punte perché le partite hanno più facce. A volte cambia per esempio il risultato nel finale come è successo a Cagliari. Servono attaccanti diversi ma tutte le squadre in serie a hanno attaccanti di valore e delle alternative che possono cambiare la gara in ogni momento”.


MURIEL - “Il gol penso resti tra i più belli della storia dell'Atalanta, a pochi minuti dalla fine e decisivo per battere il Milan è stato decisivo. Di una bellezza incredibile, raramente si fanno gol di questa fattura. Sono felice per la vittoria ma per Muriel, un ragazzo sempre positivo, per lui e per la squadra. Era un momento in cui non riusciva a segnare e questa rete vale dieci volte, bellissimo, sono contento per lui. Se fa gol così in allenamento? Oggi ne ha fatto uno fotocopia in allenamento. Incredibile per come sia uguale. Lui ha delle soluzioni di gol belli, difficilmente ne fa di brutti. Sono tutti gol da far vedere ai giovani. Ha un talento incredibile e forse avrebbe potuto giocare per le migliori squadre in assoluto e con noi ha fatto le cose migliori, a volte entrando dalla panchina. Avrebbe voluto giocare di più ma in quella dimensione per noi è stato straordinario e spero possa continuare ad esserlo per un po’".

ATALANTA - “Credo sia diverso allenare l'Atalanta oggi rispetto a 7 anni fa, quando le aspettative erano completamente diverse. Riuscire a competere, a giocare alla pari, con squadre come col Milan o col Napoli era un obiettivo, un traguardo. In questo momento si ha la sensazione che Bergamo voglia qualcosa di più. La maggior parte delle persone ha ancora i piedi per terra, ma c'è anche chi crede che sia diventato importante più che la maglia sudata il dover vincere. Per questo abbiamo un po' spostato l'equilibrio. Oggi non esulti più di tanto per arrivare in Europe League, ora si vuole la Champions e qualcuno addirittura lo Scudetto, cosa che non so se sarà possibile. Allo Scudetto non ci siamo mai stati vicini però, mentre alla Champions sì più di una volta. Dal primo posto siamo sempre stati lontani”.

MOTIVAZIONI - "Le motivazioni sono quelle di un ambiente che mi ha dato tanto ed in cui mi sono trovato a casa, ho sempre visto apprezzamento per il mio lavoro. Noi cerchiamo di fare spettacolo ed intrattenimento, finché vedi di essere apprezzato si va avanti con entusiasmo. Se questo dovesse venire meno un domani cercherei altre soluzioni. All'estero ho sempre rifiutato di andare per scelta mia, anche se in passato ci sono state diverse opportunità. Per il futuro vediamo, ma devo vivere anche alla giornata vista la mia età".

SCALVINI - “Oggi fa venti anni e ha già oltre 100 gare in Serie A. È un ragazzo straordinario”.

ARABIA SAUDITA - "A Bergamo ho trovato l'ambiente ideale, una società che mi ha permesso sempre di mettere in pratica le mie idee di calcio. E la squadra ha sempre avuto un andamento straordinario per quella che è la storia dell'Atalanta. C'è sempre stata grande soddisfazione, poi siamo arrivati addirittura in Champions... La società è stata bravissima, straordinaria, a fare plusvalenze incredibili che hanno permesso all'Atalanta di fare grandi mercati. L'Arabia è un fenomeno scoppiato quest'estate e valutato in modi diversi... Molto dipenderà dal prossimo anno, dai prossimi due anni. Ma ci sono dirigenti giovani che hanno studiato all'estero e sanno benissimo cosa fare, non sono sprovveduti, anzi e hanno risorse incredibili. Ovvio, non hanno la conoscenza del calcio europeo, ma le idee sono chiare e nei prossimi due anni si capiranno meglio gli scenari. Secondo me il calcio ha una forza tale che credo possa aprire delle porte altrimenti difficilmente apribili, con riferimento anche alla partecipazione delle donne agli eventi e all'apertura in generale".

DE KETELAERE - "Anche lui è molto giovane, poi come Ilicic ha un fisico particolare. La maturità fisica magari la raggiungerà un po' dopo. Pensate a Luca Toni, da giovanissimo non aveva la stessa maturità fisica... Lui è un ragazzo molto positivo e mi sta dando risposte importanti, magari la sua crescita non sarà immediata ma è certamente un giocatore di valore. Il carattere? Lui capisce. La cosa che gli sto chiedendo è di non accentuare gli errori, anche quelli più banali, perché dà sempre questa sensazione. L'altra sera comunque l'ho visto positivo, determinato, sono convinto che sia solo questione di tempo perché è un ragazzo veramente sano".

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