Come può giocare la Roma di De Rossi: dal modulo a Pellegrini, i dubbi sugli esterni e la porta

È il giorno di Daniele De Rossi alla Roma. Questa mattina è arrivato l’esonero di José Mourinho, all’ora di pranzo è stato annunciato il nuovo allenatore, che nel pomeriggio ha diretto il primo allenamento a Trigoria. Come può giocare la sua Roma? Non c’è da aspettarsi stravolgimenti, dovrebbe ripartire dalla difesa a tre, infortuni e squalifiche permettendo. Potrebbe cambiare qualcosa solo tra centrocampo e trequarti, almeno come posizioni.

PORTA - Salvo clamorose sorprese, De Rossi in campionato ripartirà da Rui Patricio, nonostante l'esclusione di San Siro col Milan. Dovrebbe essere il portoghese la prima scelta tra i pali, con Svilar come vice che eventualmente potrà trovare spazio in Europa League. Visto il momento, l'esperienza di Rui Patricio non può che aiutare la squadra giallorossa.

DIFESA - Mancini all'esordio di De Rossi sarà squalificato (come Cristante), ma pubalgia permettendo sarà un titolare inamovibile in difesa, come Llorente. Da capire se ci saranno novità sui tempi di recupero di Smalling, mai tornato realmente a disposizione con Mourinho da settembre. Il baby Huijsen in caso di difesa a 3 può giocare accanto ai due finché non rientra Ndicka dalla Coppa d'Africa, sempre che non torni Smalling. Si attende poi il pieno recupero di Kumbulla post-crociato. Vista l'emergenza difensiva, inizialmente occhio anche alla possibile retroguardia a 4, non va esclusa. Come terzini/esterni ci sono Kristensen, Karsdorp e Celik a destra, Spinazzola e Zalewski a sinistra. Non aveva dei veri e propri titolari Mou, le gerarchie si azzerano completamente con De Rossi. La sensazione è che se starà bene, Spina giocherà; a destra Kristensen e Karsdorp partono leggermente avanti.

CENTROCAMPO - Due o tre a centrocampo, a seconda del modulo scelto. Sembrano imprescindibili Cristante (una volta tornato dalla squalifica) e Paredes in mediana, senza l'italiano spazio a Bove che è subito dietro ai due. Continuerà a essere un jolly importante a centrocampo. "C’è un Bryan Cristante che arriva da Bergamo, io ne voglio altri cento di giocatori così perché anche se non è nato a Roma… ci mette l’anima, da romanista. Non è solo una questione di essere nati nella Capitale", aveva detto di lui De Rossi in passato. Si lavorerà poi per far tornare al top della condizione Pellegrini, che ha un gran rapporto con il nuovo allenatore De Rossi. O da mezzala in caso di centrocampo a tre (con Paredes e Cristante) o sulla trequarti, in posizione più avanzata. Da capire il futuro di Renato Sanches - attualmente ai box per l'infortunio alla caviglia - e poi si attende il ritorno di Aouar dalla Coppa d'Africa. Per il portoghese, si è parlato di un possibile addio a gennaio: prima il PSG deve trovare una squadra disposta a prenderlo nel mercato invernale.

ATTACCO - Imprescindibile Lukaku, De Rossi ripartirà da lui al centro dell'attacco. Una volta tornato dall'infortunio (a brevissimo, dovrebbe farcela già col Verona), Dybala giocherà, accanto a Big Rom o subito alle sue spalle. In caso di 3-4-2-1, potrebbero giocare la Joya e Pellegrini a supporto di Lukaku. Con Pellegrini mezzala, potrebbe trovare maggiore spazio uno tra El Shaarawy (continuerà a essere un importante jolly) e Belotti, aspettando il ritorno dalla Coppa d'Asia di Azmoun. E poi c'è Abraham, che sta lavorando per superare l'operazione al crociato: per un suo rientro bisognerà comunque attendere almeno un altro mese, se non i primi di marzo.

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