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Il ds del Bologna: “Il mercato si è fermato: avevo due affari avviati”

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Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, parla dell’emergenza Coronavirus che ha colpito l’Italia e non solo. Queste le sue dichiarazioni nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino: “Oggi è tutto fermo. Si lavora, certo. Io,...
Alessandro Cosattini

Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, parla dell’emergenza Coronavirus che ha colpito l’Italia e non solo. Queste le sue dichiarazioni nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino: “Oggi è tutto fermo. Si lavora, certo. Io, Marco Di Vaio e tutto lo staff tecnico abbiamo più tempo per guardare video, partite in archivio, incrociare pareri su calciatori che giocano in giro per il mondo. Ma programmare affari e trattative è difficile, le priorità sono altre. Oggi è complicato. Bisogna fare i conti con le perdite che lo stop comporterà. I budget sono saltati e impegnarsi in anticipo con calciatori senza sapere che ne sarà non è consigliabile. L’obiettivo resta quello di migliorare la squadra per continuare a crescere. Ma come e quanto questi avvenimenti influiranno, lo si capirà tra qualche mese. Il calcio ripartirà: è la terza o quarta azienda del paese per indotto, in un modo o nell’altro andrà avanti, il come farà la differenza. Ma ora è più importante pensare alle persone e a chi è più in difficoltà di noi, che siamo fortunati. Se lo siamo noi, figuriamoci piccole aziende e artigiani. È a loro che bisogna pensare in primis”.

TRATTATIVE - “Tutto rinviato? Sì, si vedrà più avanti, qualcosa succederà. Avevamo due trattative in piedi: poco prima dello stop e dell’emergenza, a un calciatore avevamo prenotato il viaggio aereo per vedere le nostre strutture e la città, ma è saltato tutto. Ne riparleremo più avanti. Ragazzi che giocano all’estero, ma di più non posso dire. Quando la vita riprenderà vedremo di riorganizzarci per farli venire e riparlarne”. 


NOMI - Il giornalista fa i nomi di Ibanez, Kolarov, Marchizza, Cistana e Lyanco. Bigon risponde: “In questo momento dire se prenderemo un giocatore piuttosto che un altro non ha senso. Dipenderà anche dai risvolti economici dello stop”. 

QUARANTENA - “Lo staff, tramite mail e Skype, e pure noi dirigenti, li sentiamo quotidianamente. Inizialmente avevamo dato loro compiti settimanali, ora ci si aggiorna di giorno in giorno per avere occasioni di dialogo e confronto maggiori. I ragazzi vorrebbero certezze, chiedono informazioni sul virus, sulla ripresa, sulla situazione, ma purtroppo ci sono risposte che nessuno al momento è in grado di dare”.