Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, parla dell’emergenza Coronavirus che ha colpito l’Italia e non solo. Queste le sue dichiarazioni nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino: “Oggi è tutto fermo. Si lavora, certo. Io,...
Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, parla dell’emergenza Coronavirus che ha colpito l’Italia e non solo. Queste le sue dichiarazioni nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino: “Oggi è tutto fermo. Si lavora, certo. Io, Marco Di Vaio e tutto lo staff tecnico abbiamo più tempo per guardare video, partite in archivio, incrociare pareri su calciatori che giocano in giro per il mondo. Ma programmare affari e trattative è difficile, le priorità sono altre. Oggi è complicato. Bisogna fare i conti con le perdite che lo stop comporterà. I budget sono saltati e impegnarsi in anticipo con calciatori senza sapere che ne sarà non è consigliabile. L’obiettivo resta quello di migliorare la squadra per continuare a crescere. Ma come e quanto questi avvenimenti influiranno, lo si capirà tra qualche mese. Il calcio ripartirà: è la terza o quarta azienda del paese per indotto, in un modo o nell’altro andrà avanti, il come farà la differenza. Ma ora è più importante pensare alle persone e a chi è più in difficoltà di noi, che siamo fortunati. Se lo siamo noi, figuriamoci piccole aziende e artigiani. È a loro che bisogna pensare in primis”.
TRATTATIVE - “Tutto rinviato? Sì, si vedrà più avanti, qualcosa succederà. Avevamo due trattative in piedi: poco prima dello stop e dell’emergenza, a un calciatore avevamo prenotato il viaggio aereo per vedere le nostre strutture e la città, ma è saltato tutto. Ne riparleremo più avanti. Ragazzi che giocano all’estero, ma di più non posso dire. Quando la vita riprenderà vedremo di riorganizzarci per farli venire e riparlarne”.