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Boga: “Sentivo già prima aria di svolta. Il gol arriverà, penso più all’assist”

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Jeremie Boga si racconta a La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole dell’ex Sassuolo, che in meno di un mese si è letteralmente preso l’Atalanta: “Adesso mi diverto: perché gioco un po’ di più e soprattutto lo faccio abbastanza bene....
Alessandro Cosattini

Jeremie Boga si racconta a La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole dell’ex Sassuolo, che in meno di un mese si è letteralmente preso l’Atalanta: “Adesso mi diverto: perché gioco un po’ di più e soprattutto lo faccio abbastanza bene. Continuità dopo un anno? Preferisco pensare che in tutto questo tempo ho continuato a credere in me, e nell’Atalanta”.

LEICESTER - “Mai avuto l’idea di andarmene: a D’Amico dissi che avevo scelto la Dea per dimostrare le mie qualità e non l’avevo ancora fatto”.


GAMBE O TESTA - “Le gambe: ho lavorato forte per trovare la condizione migliore e questo mi ha dato anche fiducia. Ma la mia testa è sempre stata a posto: ero tranquillo, avevo fiducia in Dio e in me stesso. E sentivo che avrei avuto una chance da un momento all’altro”.

SVOLTA A BOLOGNA - “Per me prima: stavo bene, vedevo che il mister mi dava più fiducia, ero pronto. Ma gli altri lo hanno visto quel giorno, sì. E da quel giorno ne ho giocate cinque da titolare, sì”.

RUOLO IDEALE - “Quella dove mi sento meglio. Ma il mister sa che se cambia tattica, posso stare dove gli serve”.

SEGNARE DI PIÙ - “Se faccio gol dopo un dribbling è il massimo, ma non lo cerco ancora abbastanza. La mia priorità era giocare con continuità e quello che mi fa giocare bene, ora, è l’idea di aiutare la squadra con dribbling e assist. Il gol arriverà”.

TRIDENTE CON HOJLUND E LOOKMAN - “Giocare con gente forte è sempre bello. Ma mi piace anche che siamo tanti in attacco e cominciamo a trovarci facilmente”.

NUOVO BOGA - “A Sassuolo arrivai a 21 anni, me ne andai a 25: ero cresciuto come uomo, ma il calciatore è maturato soprattutto nell’Atalanta. A quei tempi dribblavo quasi solo per il gusto di farlo, ora quando prendo la palla cerco di fare il dribbling che serve alla squadra”.