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Barak: “Gol e assist, devo continuare così. Sono pronto per le top 5 d’Europa”

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A tutto Antonin Barak. Il trequartista del Verona si è raccontato alla Gazzetta dello Sport tra campo e futuro: “La mia qualità migliore? Riesco bene a leggere il gioco e capire anche come cambiare una partita. Il peggior difetto? Direi la...
Alessandro Cosattini

A tutto Antonin Barak. Il trequartista del Verona si è raccontato alla Gazzetta dello Sport tra campo e futuro: “La mia qualità migliore? Riesco bene a leggere il gioco e capire anche come cambiare una partita. Il peggior difetto? Direi la poca velocità. Ho una struttura potente. Nei test risulta che i miei muscoli sono forti ma non esplosivi, quando c’è poco spazio faccio più fatica. Sono migliorato con i suoi allenamenti (del padre, ndr). Ma visto che intuisco il gioco, riesco ad ovviare al fatto di non essere molto veloce. Faccio un esempio: Fabregas non era certo rapido, ma arrivava sempre primo sul pallone perché leggeva prima degli altri cosa poteva succedere. Mio padre mi ripeteva che i giocatori più forti sono quelli che hanno più voglia e testa per diventare campioni. Nelle difficoltà puoi crescere, un obiettivo ti può cambiare la vita. Se non molli, le difficoltà possono trasformarsi in opportunità e darti tanta carica. E, poi, grandi soddisfazioni”.

8 GOL E 6 ASSIST - “Le statistiche sono importanti, tutti le guardano. Devo continuare così però. Il gruppo mi aiuta. Di certo questa è la mia miglior stagione, mi sento molto bene. Sono al quinto anno in A, conosco i rivali e so come prepararmi al meglio per le sfide. Insomma, tutte le cose vanno nel verso giusto, famiglia compresa, che mi dà molta serenità”.


LEADER - “Leader si nasce o si può diventare. Mi trovo bene coi compagni e sento che posso dare tanto alla squadra: voglio sempre vincere ed è questo che porto come contributo. Vogliamo andare oltre ai nostri obiettivi”.

UOMO MERCATO - “Al momento gli obiettivi vanno di pari passo con quelli del Verona. Voglio finire bene la stagione, fare tanti gol e assist e ottenere più punti possibili. Possiamo riuscirci, perché stiamo giocando bene in fase offensiva, il Verona ha la possibilità di disputare un campionato che la società e i tifosi ricordino a lungo. Sono curioso di veder dove possiamo arrivare: prima la salvezza, e magari poi con meno tensione possiamo tentare di arrivare in Europa, la possibilità c’è. Sento che questo gruppo può mettere sotto pressione squadre come Lazio e Fiorentina. Poi io vorrei giocare in Champions. Quando ero nello Slavia, era bello lottare per lo scudetto. Vorrei riprovare queste emozioni”.

TOP 5 D’EUROPA - “Io mi sento pronto, poi vediamo che succede. All’Europeo con la Repubblica Ceca abbiamo fatto un grande risultato e siamo in corsa per il Mondiale, sarà molto dura anche perché giocheremo sempre in trasferta, ma abbiamo una grande occasione. E in quelle partite ho capito che posso essere importante per un club importante. Questi 4 mesi saranno decisivi per me, la mia nazionale e il Verona”.

TUDOR - “Molto positivo, ma anche a Udine avevamo un ottimo rapporto. Parlava sempre con me in modo diretto. Io ho sofferto il primo vero infortunio, ho perso quasi una stagione e poi ho fatto fatica a rientrare. Non mi sentivo più parte del progetto, non mi sentivo più a casa e volevo cambiare ambiente”.