Top e flop dalle amichevoli: Dovbyk, Wesley, Palma, Meret, Gudmundsson, Estupinan, Ederson, Gronbaek…

Vittoria di misura della Roma sull'Everton, 1-0 grazie al gol di Matias Soulé. Questo il punto de La Gazzetta dello Sport tra migliori e peggiori del match: "Vietato esaltarsi, ma alcune cose buone vanno tenute eccome. La partita di Ghilardi, ad esempio, per la prima volta dal via e subito be-ne, capace anche di accompagnare spesso la manovra. E ovviamente la gara di Soulé, a brillare su tutti: l'unico in grado in questo momento di costruire qualcosa di buono davanti. Già, perché Dovbyk anche ieri è stato impalpabile, quasi un pesce fuor d'acqua. E Wesley ha sbagliato ancora tanto per la terza gara consecutiva (mentre Angelino dall'altra parte ha preso una traversa da fuori, alla fine del primo tempo). Qualche sbavatura difensiva c'è stata, tanto che nella ripresa Ndiaye ha avuto un paio di palle interessanti per segnare e Svilar si è dovuto superare su Alcaraz". Occhio invece alla prestazione di Neil El Aynaoui, schierato in posizione più avanzata: "Gasperini sta cercando di plasmare la sua Roma e ieri ha provato di nuovo El Aynaoui alto, come trequartista, esattamente come giocava con il Lens. E l'esperimento stavolta ha funzionato (al contrario che nella sfida con il Cannes, al Tre Fontane), tanto che il marocchino ha riempito la partita di tante cose buone, confermando quello che si era visto già nel capitombolo con l'Aston Villa: è intenso, intelligente, sa inserirsi e ruba anche palloni. Insomma, una bella sorpresa, tanto che i primi due pericoli giallorossi li ha portati proprio lui, che poi nella ripresa ha sfiorato la rete in un altro paio di circostanze". L’Udinese ha dato buoni spunti ieri contro il Werder Bremer. Menzione particolare per il giovane Matteo Palma, classe 2008: “Il difensore è stato tra i migliori, giocando con la sicurezza del veterano. Si contano sulle dita di una mano i suoi errori, peraltro non gravi. Il ragazzo ha segnato un gol e colpito una traversa: non poteva dare una risposta migliore al suo estimatore Runjaic. Soprattutto il primo tempo dell’Udinese è stato convincente per la personalità dimostrata e per aver occupato con sicurezza ogni zona del campo”, scrive il Gazzettino. Davis ha risposto presente e ha segnato, così la Gazzetta dello Sport: “Il suo solito repertorio di palloni addomesticati ad arte, aperture per i compagni sulla parte larga del campo e recuperi palla carichi di energia”. Il Messaggero Veneto è duro con Brenner: “Nell’ora di gioco in cui è stato schierato il peggiore in campo è stato il brasiliano Brenner, letteralmente impalpabile, nella manovra e anche nel pressing alto. Decisamente meglio è andato nel finale Bravo che comunque non dà ancora l’impressione di aver raggiunto la dimensione del titolarissimo”. Indizi da Bologna-Stoccarda dal Corriere dello Sport, partita amichevole vinta dai rossoblù con un gol del nuovo acquisto in difesa Martin Vitik. Proprio il gigante ceco è stato tra i migliori dei suoi, con una gestione perfetta dell'attaccante avversario Woltemade, riuscito a scampare una sola volta in tutto il match. Prova positiva anche da parte di Lucumì, ormai leader difensivo degli emiliani. Brillano anche Odgaard, da vero fantasista, e Holm, che conferma le buone impressioni intraviste lo scorso anno. Proprio il terzino svedese è stato però costretto ad un cambio forzato, uscendo dolorante dal campo dopo essersi fatto male da solo, condizioni ancora da chiarire. Infortunio di cui il tecnico Vincenzo Italiano ha approfittato per schierare contemporaneamente Castro e Immobile, ecco com'è andata secondo il quotidiano: "È un esperimento non del tutto inedito, ma annunciato in estate da Vincenzo Italiano (non dall'inizio, ma per l'appunto da fare talvolta a partita in corso) che con tre attaccanti di ruolo potrebbe anche diventare, perché no, una carta da giocarsi in momenti di crisi. Ma non solo. In sintesi: il 4-2-3-1 che diventa all'improvviso 4-4-2, ma che potrebbe ancora rimodellarsi a 4-2-4. Cambiano gli addendi, non la sostanza: ieri nei fatti, alla MHPArena, il Bologna ha finito così. Prima con Castro e Immobile insieme, poi con Dallinga affianco a Santi. Una suggestione estiva per il momento. Anche se il fatto rimane: e non è da escludere, che possa rivedersi spesso nella stagione alle porte". Vittoria del Napoli per 3-2 sul Girona nell'amichevole di ieri pomeriggio, il protagonista è stato sicuramente Kevin De Bruyne con un assist per il gol di testa di Di Lorenzo e la doppietta. Così La Gazzetta dello Sport elogia il centrocampista belga e Romelu Lukaku, autore di un assist: "Ventritré minuti per dare il via a una nuova era. Eccolo Kevin De Bruyne, il nuovo marziano sbarcato sul pianeta Napoli. Non ancora al top, ci mancherebbe. Non sempre ficcante nelle sue sterzate da fuoriclasse. Ma così straordinariamente elegante quando tocca il pallone, quando lascia andare la gamba e disegna traiettorie magiche per i compagni. E poi è bello vederlo esultare, soprattutto con l'amico Lukaku. Cresciuti insieme tra Belgio e Chelsea, amici per la pelle, per un periodo anche coinquilini a Londra: Kevin e Lukaku insieme sono l'istantanea di ciò che è diventato oggi il Napoli di Aurelio De Laurentiis, un club che attira campioni e che ha l'ambizione di aprire un nuovo ciclo vincente della storia della Serie A. C'è tanto da lavorare, ci mancherebbe. E fa bene Antonio Conte a tenere tutti sulla corda e con i piedi per terra. Vincere è difficilissimo per una realtà poco abituata come Napoli e facilmente contagiabile dagli umori della città. Ripetersi pare impresa ai limiti del possibile. Però gli elementi ci sono tutti. Soprattutto c'è lui, re Kevin, un talento che viaggia verso gli ultimi anni della carriera, ma capace di disegnare ancora colpi da galleria d'arte. Il tempo di prendere le misure, di calciare fuori uno scarico preciso di Lukaku dopo attacco alla profondità - già, sprazzi di vecchio Big Rom — e poi il maestro De Bruyne è salito in cattedra. Prima pennellando sul primo palo un angolo sul quale c'era scritto "basta spingere", poi mettendosi in proprio per una doppietta che a Napoli ha già il sapore della felicità. Perché sarà un tema ricorrente della stagione, perché la riaggressione che aziona la ripartenza vede tre giocatori del Napoli "a caccia" — per dirla alla Conte -, poi Lobotka che trova Romelu in profondità, palla al centro e Kevin che scarica in rete. Tutto facile, tutto bello. Tutto perfetto. E siccome Lukaku ha ritrovato la fame dei bei tempi ma non ha più quello strappo continuo, eccolo indossare i panni del rifinitore, pennellare in area per Neres che cade dopo un contrasto. E il pallone vagante arriva ancora a De Bruyne, perché i fuoriclasse hanno la calamita: sinistro potente e 3-0 Napoli", si legge. Qualche errore di troppo invece nel reparto difensivo, ritardo di condizione per Amir Rrahmani e Juan Jesus, ma occhio anche ad Alex Meret, non brillante: "Il fortino non è più inespugnabile, Rrahmani è tornato umano dopo una stagione da Super Saiyan e Meret conferma la sensazione di molti: l'arrivo di Milinkovic Savic avrà pure alzato il livello della concorrenza, ma potrebbe condizionare la serenità del portiere dei due scu-detti. E pure Juan Jesus, unico centrale mancino attualmente disponibile visto il protrarsi del recupero di Alessandro Buongiorno e per la prima volta schierato titolare accanto al centrale kosovaro, non è stato certo irreprensibile nell'azione del 2-3". Pareggio tra Milan e Leeds per 1-1 nella giornata di ieri e diversi segnali dai rossoneri. Secondo La Gazzetta dello Sport, buona prestazione per Samuel Chukwueze, da 7: "Parte da destra, si accentra, crossa e dribbla. Insomma, fa un figurone oltre all'assist dell' 1-0". In forma anche il nuovo arrivato Ardon Jashari nel suo match d'esordio, premiato anche lui con un 7: "In un'ora giustifica i 2 mesi di attesa per averlo. Gioca a tutto campo e carezza il pallone. Da applausi". Ritorno con gol per Santiago Gimenez, questo il commento della Rosea al suo 6,5: "Da rimarcare anche il gol di Gimenez, tornato dalle vacanze martedì scorso e subito a segno. Siccome il Milan cerca un altro numero 9, per il messicano iniziare con il piede giusto era importante. Ci è riuscito grazie a una bella azionale di Chukwueze e così ha dimenticato l'assist di Sala sprecato a inizio incontro. Di certo l'ex Feyenoord ha confermato di avere la rete nel suo dna e di essere pronto a lottare per una maglia da titolare, chiunque arriverà dal mercato". Da 5,5 invece Pietro Terracciano, colpevole sul gol subito: "Para in due tempi su Piroe e blocca Gnonto in uscita, ma sul gol di Stach l'errore è netto". Da 6 il nuovo acquisto Estupinan: "Partenza così così e conferma che il meglio lo dà quando può correre in fase offensiva. Infatti piazza un paio di buoni cross e a sinistra si fa sempre trovare. Va aspettato perché ancora non è al top". In difesa, 6,5 per Pavlovic e Gabbia. Prova importante quella di ieri della Fiorentina, che perde ai rigori contro il Manchester United. Da ViolaNews ecco top e flop del match, con alcuni segnali importanti in vista dell'inizio della Serie A. Ottima la prima partita in maglia viola per Simon Sohm, arrivato dal Parma da pochi giorni: "Sembra giocare da sempre con la maglia della Fiorentina. Lasciato solo dalla difesa dello United, si coordina benissimo e punisce Bayindir. Esordio e gol, non poteva andare meglio". Buona anche la prestazione di Edin Dzeko dopo un paio di match amichevoli non brillanti, contro i Red Devils una prova importante: "È ovunque. Non può esistere questo tridente senza questo Edin Dzeko. Perfetto, tocca tanti palloni e non ne sbaglia uno. Regista offensivo vero. E con la condizione fisica migliore, sarà ancora più bello vederlo giocare". Menzione anche per Nicolò Fagioli, in continua crescita: "Due lanci importanti per Kean e tanta qualità. Prova anche qualche conclusione ma senza successo. Bella sua prestazione, sempre più leader di questa Fiorentina". Non positiva invece la prestazione di Albert Gudmundsson, schierato da Pioli sulla trequarti alle spalle di Kean e Dzeko: "Ancora troppo fuori dal gioco della Fiorentina di Pioli. Scavalcato spesso dal pallone, non riesce mai a trovare la posizione giusta. Serve qualcosa in più e lui la può dare sicuramente". Affonda il Torino contro il Valencia, perdendo 3-0. Da Tuttosport ecco alcune pagelle con migliori e peggiori del match. Malissimo Anjorin, che rimedia un 4: "Bruciato nell'azione dell'1 a 0 del Valencia, inspiegabilmente fermo. Fatica in generale, poi commette un fallo plateale su Hugo Duro e viene espulso già al 5' della ripresa". Male anche Coco, 5 per lui: "E dire che lo Spartak Mosca offriva 16 milioni… Mah. Fatica sovente, crolla davanti a Hugo Duro nell’azione che poi porta al 2 a 0". Più sicuro in difesa è invece Maripan, che se la cava un 6: "Va soprattutto su Hugo Duro: dura lotta per forza. E il cileno fa il suo. L’unico che si salva lì dietro, per un’ora". Primo match da titolare invece per Abouhklal, vicino al gol, che ottiene un 6: "Prima volta da titolare. Come a Monaco, anche qui viaggia a fi ammate sia innescando Adams, sia arrivando anche a segnare (non convalidato per un dubbio fuorigioco)". Non sufficiente invece la prova di Adams, 5,5: "Non trova la porta per due volte, sullo 0 a 1, tirando male da dentro l’area. Ma si danna di continuo, questo sì". Subentra Simeone per la prima gara in maglia granata, mezz'ora di gioco per lui e una prima sufficienza guadagnata: "Corre molto, tocca parecchi palloni, cerca di farsi notare". Pareggio in rimonta per il Genoa, che chiude il match amichevole con il Rennes per 2-2. Secondo Il Secolo XIX, buona l'intesa tra i centrocampisti Stanciu e Gronbaek, con il danese che si vede togliere un assist per fuorigioco di Vitinha, meno positivo: in sofferenza in marcatura e con pochi palloni giocati. Errore di Marcandalli e pacchetto difensivo poco reattivo sull'1-0 avversario, non bene nell'occasione Otoa, Martin e Leali. Il difensore italiano si riscatta comunque con dei buoni interventi, gara in miglioramento per lui. Non male la prova di Valentin Carboni, bravo nelle verticalizzazioni in fase offensiva. Sono poi i cambi a fare la differenza nel Genoa: ottima prestazione di Malinovskyi, che sulla trequarti porta nuova linfa, e bene Colombo, più combattivo di Vitinha: da una sua azione in combinazione con Ellertsson, che dà una buona spinta, nasce il primo gol del Grifone con Malinovskyi. Pareggio di Ostigard su corner, sull'assist mette la firma il solito battitore di piazzati per eccellenza tra i rossoblù: Aaron Martin. Batosta dell'Atalanta contro il Colonia, incassato un poker pesante nell'amichevole di ieri. Fa il punto della situazione il Corriere della Sera, che segnala una Dea mai pericolosa in attacco e pericolante tra difesa e centrocampo. Ripartenze regalate agli avversari in fase di costruzione, vuoto in attacco senza una vera punta e atteggiamento non solito per una squadra da sempre nota per la cattiveria agonistica. Qualche fiammata offensiva arriva da Kamaldeen Sulemana e Scamacca, entrati comunque su un risultato ormai irrecuperabile. Spicca la prova negativa di Ederson, perde più volte palloni velenosi e causa un rigore. Centrocampo in difficoltà anche con De Roon (che prova a dare indicazioni, a vuoto, ai compagni), con diversi errori in fase di costruzione dell'intero reparto; solo Hien e Carnesecchi evitano che il poker si concretizzi già nel primo tempo con ottime risposte. Sull'attacco si legge: "Gli unici a crederci sono i subentrati, con Kamaldeen e Scamacca che vivacizzano l'attacco: Pasalic adattato a falso nove funziona poco, De Ketelaere non si vede mai sotto porta, non raccoglie idee, non si accende in guizzi. Serve un finalizzatore che possa dare un ricambio a Scamacca". La Lazio vince in amichevole contro il Burnley, La Gazzetta dello Sport offre alcuni spunti sul match tra migliori e peggiori dei biancocelesti. La nota più positiva è sicuramente Matteo Cancellieri: "Ci ha pensato Cancellieri con la sua corsa spavalda verso il gol a dare una copertina diversa alla serata inglese della Lazio. Sempre più convincente l'ex Parma, rientrato alla base dopo due anni in prestito. Ha colto la chance dello stop di Isasken per prendersi la fascia destra. Tre anni fa venne testato da Sarri come vice Immobile. Buon avvio prima di smarrirsi. Nel frattempo è diventato sempre più ala. Aveva cominciato il ritiro per mettersi in mostra e per convincere Sarri a non farlo ripartire. Il gol di Burnley si somma al valore del suo precampionato. In un'estate senza possibilità di acquisti, un rinforzo sta sbocciando in casa. Il sorriso del Comandante al fischio finale di Burnley toccava anche la riscoperta di Cancellieri". Buona prova anche per Fisayo Dele-Bashiru, che smista il pallone del contropiede vincente e che si rende protagonista di una prova di polmoni e tenacia. Meno positivi Dia, titolare, e Castellanos, ancora a secco di gol, oltre al capitano Zaccagni, che secondo la Rosea va ad accendere preoccupazioni sull'attacco di Sarri, anche a causa dell'atteggiamento sul rigore fallito: "Lascia un'impressione di superficialità nel modo come va a calciare il rigore".