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Tare: “Mai litigato con Sarri. Maximiano? Io trattavo Vicario. Ilic sarebbe arrivato solo se…”

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Igli Tare, ormai ex ds della Lazio, ha pubblicato una lettera d’addio sul Messaggero. Il dirigente ha affrontato vari temi, dal mercato alle tanto ipotizzate liti con Maurizio Sarri: ecco le sue parole. ADDIO – «Dopo 18 anni si...
Marco Astori

Igli Tare, ormai ex ds della Lazio, ha pubblicato una lettera d'addio sul Messaggero. Il dirigente ha affrontato vari temi, dal mercato alle tanto ipotizzate liti con Maurizio Sarri: ecco le sue parole.

ADDIO - «Dopo 18 anni si chiude la mia bellissima esperienza da calciatore e ds della Lazio. Ringrazio Lotito, i tifosi, i calciatori e tutto lo staff che mi è stato vicino in questo percorso. È da tempo che ho maturato questa scelta, ma ho aspettato per il bene del club di raggiungere il traguardo della Champions, consapevole di aver costruito una squadra forte, con calciatori straordinari predisposti per ottenere questo obiettivo. Spero che ognuno continui con la stessa passione che ho avuto io. Porterò con me ogni singolo istante di questo cammino».


SARRI - «Io l'ho portato alla Lazio e l'ho supportato per il rinnovo sino al 2025 quando lui mi ha confessato dopo 4 mesi di essersi innamorato della Lazio. Mi aveva chiesto aiuto per fare un progetto, poi non so cosa sia successo. Noi non abbiamo mai litigato. Quando Sarri è arrivato ha fatto alla squadra il discorso migliore che avessi mai sentito nella mia carriera alla Lazio: "Entro 2-3 anni dobbiamo essere fra le top 3 squadre in Italia ed entro altri 3 fra le migliori 5 in Europa". Era un po' esagerato spiega Tare ma io gli ho stretto la mano e gli ho detto finalmente abbiamo un tecnico che dice le cose in questo modo. Perché se un gruppo può dare 7, un allenatore top deve pretendere 10 e, se ottiene 9, ha fatto bingo. Io sono intervenuto, quando eravamo in alto in classifica e lui voleva farlo passare per un miracolo. Ho parlato di secondo posto non per fargli pressione, ma perché è chiaro che avevamo l'obbligo sino alla fine di lottare per avere 18 milioni in più a bilancio. Io facevo gli interessi della società, nient'altro».

MERCATO - «Ogni giocatore è stato concordato con Sarri. Sosteneva che Cancellieri sarebbe diventato un crac e poi non lo ha fatto giocare, quindi non ha fatto parlare il campo. Mai detto che era propedeutico a Ilic, che sarebbe entrato solo se usciva Luis Alberto, su cui il Siviglia si è tirato all'ultimo indietro. Maximiano è stato scelto da Grigioni (anche lui ai saluti, ndr), che ha dato l'ok a Lotito dopo un report che gli avevo consegnato, io stavo trattando Vicario. L'allenatore aveva dato l'ok a Gila e Romagnoli, poi Lotito ha deciso di prendere anche Casale per farlo contento. Il primo anno dovevano arrivare 6 giocatori e ne sono arrivati 7-8, il secondo 5 e ne sono arrivati di più, in totale 16 in un biennio. Dovevamo svecchiare la rosa, ottenere i risultati sportivi e io ho piazzato 14 giocatori in uscita a gennaio».