GIOVANI - "Ho visto i progressi, dobbiamo essere reali: se vuoi lottare su tre fronti è molto difficile far crescere un giovane se non è un fuoriclasse. Deve sbagliare, ma non so se le grandi squadre possono permettersi questi passaggi nella crescita dei ragazzi. C’è troppo gap tra Primavera e prima squadra. Bisogna avere pazienza perché i ragazzi in Italia che valgono ci sono, ma non so quanto tempo può avere una squadra e un allenatore… Prendo l’esempio di un giocatore molto forte della Stella Rossa… Era troppo giovane, ha fatto errori nella partita più importante dell’anno: ma l’ho sostenuto e ora è cresciuto, ha un bel valore di mercato e andrà in una bella squadra. Ma parliamo dello Stella Rossa. Se in Italia si facessero le squadre Under 23 sarebbe perfetto”.
FUTURO - “Io ci penso… Se tornassi indietro accetterei lo stesso, è un passaggio importante per un allenatore giovane. Una situazione molto delicata, totalmente differente dalla Stella Rossa. Non sono spaventato per il mio futuro, posso accettare qualsiasi sfida non ho paura del non successo. Quando non vinci impari, se perdi impari tanto”.
SAMP IN B - “Se mi siedo al tavolo con qualcuno vuol dire che la Samp continua a lottare in campo e tutti i problemi saranno risolti. Se poi sarà con Samp o con un altro allenatore io sarò felicissimo per la Sampdoria”.
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