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Spalletti: “ADL ha detto a tutti delle cose che doveva dire solo a me, lascio perchè…”

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Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Sampdoria. Le sue parole raccolte da CalcioNapoli24 e TuttoNapoli. ADDIO – “Non ho più le energie per essere all’altezza di...
Andrea Agostinelli

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Sampdoria. Le sue parole raccolte da CalcioNapoli24 e TuttoNapoli.

ADDIO - "Non ho più le energie per essere all’altezza di ciò che si ama, quindi si fa due passi indietro e ci si lascia. Sono uscito da quella cena dicendo che il Napoli avrebbe avuto un grande futuro e che lo avrà, io di coraggio ne ho quanto ne vuole".


DE LAURENTIIS - "Dopo la vittoria dello scudetto il presidente ha detto a tutti delle cose che avrei preferito dicesse a me. Poi ci siamo visti e chiariti in 15 minuti. Non sono un tipo che cambia facilmente idea e ho deciso di andare via perchè sento di aver dato tutto quello che avevo. L'abbraccio con lui? C’è un’aria di o me o lui e io non voglio che ci sia questa divisione. Nessuno dei due deve annullare l’altro, abbiamo lavorato benissimo tutti insieme. Il senso dell’abbraccio era quello: volevo giocare anche un po’ cancellando queste insidie che si sentono nell’aria".

FORMAZIONE - "Demme e Olivera non si sono allenati, Mario Rui è rientrato da poco. Mi piacerebbe dare spazio a chi ci ha accompagnato tutto l’anno, la formazione sarà simile a quella che ha giocato più spesso".

CENA CON ADL - "In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Probabilmente mi faccio male da solo? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto".

BILANCIO - "Quando sono arrivato, De Laurentiis ha detto che non gli interessava niente della Coppa Italia e lo abbiamo preso in parola (ride, ndr). Dovevamo tornare tra le prime quattro e rimettere a posto i conti. È stato bravo a prendersi delle responsabilità che altri presidenti non prendono. Abbiamo risistemato tante cose, facendo il lavoro di quattro anni in un biennio. Ho imparato a essere più imprenditore con lui, lui è diventato più allenatore con me".