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Manovre in difesa per il Napoli. Dal futuro di Koulibaly al nome nuovo Casale, spiega tutto La Gazzetta dello Sport che titola “cambio di programma” per il senegalese dopo i risparmi sugli ingaggi: “La dieta per i big: potrebbe riassumersi in quattro parole il tentativo che il Napoli sta portando avanti da quando è finito il campionato nel tentativo di convincere KalidouKoulibaly a non svestire la maglia azzurra così da confermare l’asse portante della squadra formata da lui e dal bomber Osimhen (per il quale non sono pervenute offerte choc). De Laurentiis da tempo ha detto a chiare lettere che il club ha bisogno di ridurre il monte ingaggi e ha fatto seguire i fatti alle parole perché, nonostante il piazzamento Champions, ha effettuato una serie di proposte al ribasso (Mertens ed Ospina) oltre a salutare Insigne, Ghoulam e Malcuit per un risparmio di 17 milioni. Così trattenere Koulibaly è diventato possibile, a patto che non arrivino offerte irrinunciabili (35-40 milioni a Napoli e uno stipendio faraonico per il senegalese). De Laurentiis e Ramadani hanno convenuto che l’agente del difensore può sondare il mercato ma allo stesso modo ha l’obbligo di valutare le due opzioni che il club azzurro gli propone: un prolungamento con stipendio ridotto (ma senza esagerare) o la possibilità di andare avanti - amici più di prima - fino al 30 giugno 2023. Kalidou ci sta pensando anche se va tenuto in considerazione il fatto che mentre il mercato degli attaccanti in pratica si è quasi “esaurito” quello dei difensori è in pieno fermento.
Ora bisogna ancora sostituire Tuanzebe con un altro centrale di complemento. In tal senso, Ostigard resta in cima alla lista. Anche se bisognerà trovare la formula giusta perché il Napoli ha già messo mano al portafogli (per circa 35 milioni) e quindi adesso non c’è la possibilità di investire ancora, specie per un difensore che andrà ad integrare il pacchetto arretrato come appunto Ostigard. Occhio all’opzione Casale per quanto concerne la difesa del Napoli: certo, la concorrenza non manca ed al momento il club azzurro non potrebbe permettersi alcuna asta ma il centrale del Verona è sul taccuino di Giuntoli da tempo perché ha i crismi tipici del “prospetto”. Fisicità, qualità e aggressività, Nicolò Casale, 24 anni, si è messo in mostra quest’anno con Tudor attirando le attenzioni di numerose squadre di prima fascia”.
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