LECCE - “Mi ha preso il direttore Corvino, conosceva Ippolito, il papà del mio agente Guido Gallovich. E con l’Ascoli avevamo giocato contro il Lecce. Mi ha detto che puntava su di me perché venivo dal basso”.
ATTACCANTI - “Chiaro che Lukaku è fortissimo, ma Piatek si muove molto bene, come Satriano. Arnautovic sa fare tutto, Beto e Success sono fisici. In A per mezzo centimetro ti puniscono”.
CONTADINO - “No vacanze per il lavoro di famiglia? Verissimo. Torno da Ascoli a fine campionato a Nogara nel Veronese, saluto papà Graziano e mamma Giuliana. Dopo pochi minuti papà mi dice “guarda, però che i tuoi fratelli (Filippo, Fabio e Francesco, ndr) hanno bisogno. La mattina ero sui campi a metter giù le cannulate, a dar da mangiare al bestiame. Alleviamo suini e bovini. Poi abbiamo frumento, grano, soia, pomodori”.
BARONI - “Umanamente è il top. Prima dell’Inter mi chiese se avessi mai fatto il centrale e se me la sentivo. Gli ho detto “non vedo l’ora”. Così è cominciato un sogno... Che continua”.
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