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DejanStankovic dice tutto sul momento della Sampdoria, tra campo e mercato, a Il Secolo XIX: "Ritiro? È arrivato in un momento non positivo per noi. I calciatori hanno lavorato sodo. Sono stati onesti, principalmente verso se stessi. Hanno tenuto un comportamento da veri professionisti. Abbiamo lavorato duro, c’è stato solo qualche affaticamento. Nell’ultima amichevole con i kazaki non volevo rischiare e ho risparmiato Gabbiadini e Vieira. Caputo ormai pensa al mercato, lo sappiamo, non abbiamo niente da nascondere. Non abbiamo le qualità perché siano gli altri ad adattarsi a noi. Ho sbagliato a caricare in quel modo, troppo, la partita con il Lecce. Sono andato oltre e mi dispiace. Mi assumo le colpe. Cosa dico ai tifosi? Che lotterò. Ho capito che il tifoso chiede questo, il 100%. Giustamente sono stufi di perdere, ma forse nell’ultimo periodo non siamo stati tutti all’altezza di questa maglia".
Stankovic continua sul mercato: "Mi aspetto qualcosa, pur consapevole della situazione societaria. Che ho accettato da subito. Di sicuro qualcuno arriverà anche in base a come vogliamo giocare. Se saranno uno, due o tre… non lo so. So che non possiamo comprare nessuno, ma solo degli scambi. Stiamo provando a fare dei nomi. Proveremo a prendere soprattutto uomini che rispondano alle esigenze di questo momento della Samp. Non facile, da veri duri. La lista degli addii uscita sui giornali? Io devo parlare con la società di queste cose, non con mia moglie. Quella lista non era una black list. Ma comprendeva chi aveva mercato, chi voleva andare via, chi non rientrava nei piani della società o dell’allenatore. La colpa è di chi l’ha fatta trapelare e so chi è. E poi comunque le opinioni cambiano, se la dovessi rifare oggi sarebbe molto diversa da quella".
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