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Spalletti: “Kim e Kvara già pronti? Aveva dubbi anche De Laurentiis. Perché Di Lorenzo è incredibile”

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Luciano Spalletti ha appena ricevuto il premio Bearzot nella splendida cornice del Maschio Angioino di Napoli. Queste le sue parole, riportate da TMW: “Avevamo parlato dell’indifferenza di quando sono arrivato per dei risultati che non...
Alessandro Cosattini

Luciano Spalletti ha appena ricevuto il premio Bearzot nella splendida cornice del Maschio Angioino di Napoli. Queste le sue parole, riportate da TMW: "Avevamo parlato dell'indifferenza di quando sono arrivato per dei risultati che non erano così accettabili per la città. C'era bisogno di compattarsi e fare un corpo unico per affrontare le difficoltà. Euforia controllata? Ma avete visto quanto è bella Napoli? Io ho deciso di vivere a Castel Volturno perché da com'è bella Napoli non si può guardare. Ci sono cose talmente belle che poi uno si impressiona e gli occhi diventano tutti azzurri (ride, ndr). Anche i calciatori ora bisogna che siano bravi perché rischiano con un po' di euforia per i risultati di sentirsi appagati e questo è il peggior nemico che ci possa succedere. Ma tutte le volte che tento di fare dei discorsi quando ho timore cali l'attenzione, loro mi guardano a fine partita e il giorno dopo come a dire: hai visto che non è così? Sono davvero fatti di una pasta diversa".

KIM E KVARA - "Subito pronti? Questo dubbio lo aveva anche De Laurentiis. Prima di prenderli ci sentivamo di sera, su Kvara io ho lavorato in Russia e qualche domanda a qualche amico l'ho fatta. De Laurentiis mi esprimeva alcune perplessità sulla differenza tra i campionati ma oggi i confini calcistici sono più sottili, è più facile riuscire ad entrare subito in un programma e in un modo di valutare differente a quello di prima".


GRUPPO - "Dobbiamo stare attenti a non fare torti al resto della squadra. Se parliamo di calcio moderno, Di Lorenzo ha questa qualità di saper svolgere più compiti in più ruoli. Di Lorenzo è un difensore incredibile, quando costruisce ha qualità e si aggiunge ai centrocampisti dentro al campo, quando va davanti con le sue incursioni è uno che evidenzia più sforature sulla linea avversaria. Dentro questa qualità individuale c'è la crescita dei calciatori e insieme si diventa una squadra fortissima. In chiusura dico ai bambini che se si va a scuola si palleggia meglio...".