CHAMPIONS - “Sappiamo che entrare nelle prime 4 sarebbe miracoloso. Ora l’obiettivo è uscire da un momento difficile. Ero più preoccupato dopo Lecce, questa è stata una partita diversa. Siamo sempre stati in controllo. Abbiamo commesso una leggerezza, a 8 minuti dalla fine, sul 2-0, ci siamo esposti a una ripartenza avversaria. Però mi sembra che dopo il 2-1 la partita era sotto controllo. L’episodio finale è anche un po’ di sfortuna. Non mi sembra che la squadra abbia avuto gli sbandamenti di Lecce. È chiaro che è pesante da digerire questo pareggio. C’è anche la consapevolezza che per larghi tratti di gara giochiamo un calcio di alto livello”.
CAMBI - “In questo momento c’è questa sensazione, ma credo sia un periodo. Vecino è tornato scarico di energie nervose dopo il mondiale. Pedro sembra anche in discrete condizioni in allenamento e Basic lo avevo messo per avere più centimetri sui calci piazzati”.
GIOCARE BENE - “Giocare bene alla lunga paga. Il Napoli è primo in classifica perché gioca bene. Sarei più preoccupato se avessimo vinto 1-0 e giocato malissimo. I nostri numeri fisici durante le partite sono costanti, non abbiamo cali, ma i giocatori hanno una cilindrata mentale: c’è chi dopo 50 minuti non ha più la stessa concentrazione, altri invece sì. Noi stiamo cercando di fare allenamenti in cui è richiesta massima attenzione”.
SFORTUNA - "In questo momento se cadesse un satellite, atterrerebbe su Formello. Stiamo pagando tutto quello che sbagliamo. Siamo una squadra che paga la fatica mentale, più che quella fisica, è evidente. Siamo incapaci di mantenere questo livello per 100', abbiamo sempre questa stanchezza mentale per 5'. Pensavamo di aver risolto questo problema, invece sta ritornando. Spero non sia un problema di cilindrata mentale. Questa squadra si sta esprimendo in spezzoni di classifica con grande qualità, quindi il livello a cui siamo arrivati è alto, dobbiamo farli diventare più lunghi e capitalizzare queste situazioni. Ora siamo tutti inferociti per non aver vinto, vista la supremazia che abbiamo avuto. All'83' non avevamo ancora subito un tiro in porta. La cura del particolare è determinante, cosa che oggi abbiamo pagato con un pizzico di sfortuna".
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