Lukaku e Ibra, rischio squalifica o si salvano? “Cosa filtra adesso: il Giudice e poi la Procura…”

C'è davvero un rischio di squalifica per mano del Giudice Sportivo in arrivo per Ibrahimovic e Lukaku? La domanda arriva da più versanti, perché a volte anche dopo la gara episodi come quello di San Siro possono essere sanzionati. Oggi, la risposta arriva da un approfondimento dell'esperta Elisabetta Esposito su La Gazzetta dello Sport: rimarrà tutto come deciso dall’arbitro Valeri nel corso di questo pazzo derby di Coppa Italia o arriveranno nuovi provvedimenti?

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IL REFERTO - Così La Gazzetta analizza la situazione: "La rissa tra i due giganti di Inter e Milan è stata punita nel corso della gara dall’arbitro con un giallo a testa, determinanti per la squalifica al prossimo turno di entrambi visto che uno era diffidato e l’altro si è poi fatto espellere. Ma dalle indiscrezioni emerse in queste ore sembra che nel referto che verrà consegnato al giudice sportivo domani non ci sia traccia delle pesantissime offese tra i due. Valeri sembra si limiterà a giustificare i gialli facendo riferimento solo alle reciproche scorrettezze". Quindi, non sarebbe prevista una squalifica a breve giro per le prossime partite di campionato. Ma non finisce qui.

LA PROCURA - Questo quanto aggiunge il quotidiano: "Tutto questo non esclude comunque l’intervento della Procura federale. Anzi: se venerdì, come pare, nel rapporto del direttore di gara non compariranno le offese, il procuratore federale è pronto ad aprire un fascicolo per fare chiarezza, che ovviamente potrebbe anche chiudersi con archiviazione o deferimento". Ovvero, un procedimento più lungo che darebbe responsi definitivi.

I RISCHIAL FANTA - Ad oggi, quindi, la situazione rimane tranquilla per Ibra e Lukaku in ottica fantacalcio. Ma La Gazzetta invita a tenere d'occhio il potenziale fascicolo della Procura: "Sulle parole di Ibra in particolare, pesa l’ombra della discriminazione. La frase «Vai a fare i tuoi riti voodoo di merda» potrebbe rientrare nei comportamenti puniti dall’articolo 28 del codice di giustizia sportiva che condanna «ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale (...)». La Procura su certi temi è particolarmente rigida. Mentre è giallo sulle parole pronunciate da Lukaku all’ingresso degli spogliatoi: ballano “shit” e “shoot” nella frase «I’ma shoot you at/shit you on your head», dove shoot significa sparare e shit defecare. Gli effetti, a seconda delle interpretazioni, potrebbero essere molto diversi", si legge.