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Senza Dumfries reduce dal Mondiale e gli acciaccati Handanovic, D'Ambrosio e Correa, l'Inter di Simone Inzaghi ha fatto visita oggi alla Reggina del fratello Pippo (Serie B). I nerazzurri nella penultima amichevole pre-ripresa si sono imposti per 2-0 grazie ai gol di Dzeko e Lukaku nel secondo tempo. C'era grande curiosità per il ritorno di Big Rom in campo coi nerazzurri: dopo aver colpito un palo (su assist di Mkhitaryan), l'attaccante belga ha poi segnato su pallone crossato dalla sinistra da Dimarco. La precedente rete di Dzeko era arrivata su assist da calcio d'angolo del solito Calhanoglu. Indicazioni importanti per Inzaghi dai soliti noti più Lukaku, in campo fino all'87'. Questi tutti i giocatori schierati da Inzaghi nel corso del match, tra primo e secondo tempo: Onana (Cordaz 74'); Skriniar (Darmian 66'), Acerbi, Bastoni (Gosens 66'); Bellanova (De Vrij 74'), Barella (Asllani 74'), Calhanoglu (Stankovic 88'), Mkhitaryan (Gagliardini 66'), Dimarco (Fontanarosa 88'); Dzeko (Carboni 88'), Lukaku (Curatolo 88').
Ecco il racconto del match da Gazzetta.it: "Nel primo tempo l’occasione migliore è infatti quella di Big Rom, il cui colpo di testa al 43’ si ferma sul legno. Il primo squillo era stato amaranto con Gagliolo che - pure lui di testa - aveva impegnato Onana a una respinta ravvicinata. Un paio di buoni palloni anche sui piedi e sul capo di Dzeko, che però non è riuscito a trovare la porta. Ripresa e palla gol Reggina, con una splendida volée di Giraudo da fuori area che costringeva il portiere nerazzurro a una non facile deviazione in tuffo. I primi cambi per l’Inter arrivano al 66’ con Gagliardini, Gosens e Darmian per Mkhitaryan, Skriniar e Bastoni. Subito dopo occasionissima per Acerbi su cross di Dzeko, ma il centrale tocca appena a porta vuota e la palla finisce fuori. Ravaglia si oppone al gran tiro di Asslani ma sull’angolo svetta Dzeko che firma il vantaggio. Siamo all’80’. Passano sei minuti e arriva il bis di Lukaku, che spinge in rete la palla in mischia dopo il cross di Dimarco. C’è ancora tempo per un palo a testa, di Gosens e Canotto, prima del triplice fischio", si legge.
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