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Dopo il nuovo infortunio, La Gazzetta dello Sport si interroga sul futuro di PaulPogba: "Pogba ha saltato 34 partite su 37, giocando solo 35’. È stato convocato tre volte e una (col Monza) è rimasto per 90’ in panchina. Inutile dire che la Juve oltre a essere preoccupata è anche infastidita. Che Pogba non fosse integro lo si capiva dalle sue ultime stagioni allo United, tormentate dagli infortuni. Il club bianconero però aveva deciso di investire su di lui approfittando dell’occasione a parametro zero, garantendogli un ricco e lungo contratto: il Polpo guadagna 8 milioni di euro più 2 di bonus per 4 anni (fino al 2026), la stessa cifra che la Juventus aveva deciso di corrispondere a Dybala prima di cambiare idea, non rinnovandogli il contratto. Tra i motivi del divorzio dalla Joya c’era anche (e soprattutto) la sua fragilità, il paradosso è che l’argentino è stato rimpiazzato da uno ben più latitante. Pogba doveva essere il simbolo della nuova Juve ma al momento è un’incognita, anche per il futuro. La vecchia dirigenza aveva tentato un approccio con il giocatore perché rinunciasse almeno ai bonus di squadra, quelli che prendono tutti pure senza giocare, senza però ottenere alcuna apertura. La nuova potrebbe tornare alla carica. Quanto alla prossima stagione, bisogna tenere conto che se Paul andasse via dopo un solo anno la Juve perderebbe i benefici del Decreto Crescita. Però se Pogba continuerà a essere indisponibile spesso e volentieri lui e il club a fine stagione dovranno sedersi a tavolino per provare a trovare una soluzione che vada bene per tutti".