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“Ecco la cosa più pazza che abbia mai fatto per il fantacalcio: non ci crederete…”

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“Sono malato di fantacalcio. Ora vi spiegherò perché. Sono Giovanni e vengo da Verona, ma vivo a Milano da tre anni. Il fantacalcio però lo faccio con i miei amici di Verona, è la lega storica. Siamo in 8 e siamo sempre gli stessi da 5...
Guglielmo Cannavale

"Sono malato di fantacalcio. Ora vi spiegherò perché. Sono Giovanni e vengo da Verona, ma vivo a Milano da tre anni. Il fantacalcio però lo faccio con i miei amici di Verona, è la lega storica. Siamo in 8 e siamo sempre gli stessi da 5 anni. L'asta la faccio sempre di persona a Verona, mi prendo il giorno libero dal lavoro: non posso perdermela per nulla al mondo. Ma vi scrivo per raccontare a tutti cosa ho fatto per amore, anzi per il fantacalcio. Che è ancora di più. Non avevo mai fatto nulla del genere, mai una pazzia così. Neanche per la mia Giulia. Hai visto cosa posso fare per amore?

C'era uno scambio in ballo, il mio Kalinic più Banega per Quagliarella e Kessié. Mi sono completamente innamorato di Kessié, lo volevo a ogni costo. Lui però non voleva darmelo, l'aveva preso a 1 e voleva tenerlo. Abbiamo trattato per due giorni, ma ancora non si sbloccava. È lì che ho deciso di fare la follia. Ho preso la macchina e sono partito. Per Verona. Erano le 2 di notte. Sono arrivato stanco morto e lui non ha potuto dirmi di no, abbiamo chiuso l'operazione. Davanti a una birra, da grandi amici. Questo è il fantacalcio. Altroché l'amore. Un saluto a tutti i fantallenatori. Riccardo".