RONALDO - “Ho parlato anche con lui prima di venire qui, abbiamo scherzato un po'. Gli ho detto che avevo chiesto il 7 ma era già occupato (ride, ndr). E' stato importante anche lui nella scelta, mi ha detto che si trovava in un club magnifico e mi ha accolto con il sorriso facendomi sentire a casa. Giocare con un giocatore come lui è uno stimolo a fare meglio. Io ho sentito Cristiano molto motivato e felice. E se un giocatore così forte è motivato è il primo passo per arrivare a grandi conquiste. Sentirlo così mi ha lasciato soddisfatto e contento. Mi ha parlato del club, l'ha paragonato a una famiglia ed è una cosa che mi ha colpito perché mi identifico in questo stile. Credo sia l'aspetto più importante di cui mi ha parlato”.
SARRI - “Sarri ha uno stile molto particolare. E' ovviamente un allenatore cui piace stare sempre con la palla e comandare il gioco e l'abbiamo visto in Inghilterra con il Chelsea e abbiamo anche affrontato il Napoli quando lo allenava lui. Erano squadra complicate da affrontare, è uno stile di gioco che mi piace e a cui sono abituato, non penso avrò difficoltà ad adattarmi a quello che chiede. La fase difensiva qui è importante, lo so, e nonostante il abbia 28 anni sono aperto a imparare tutto ciò che posso. Ho voglia di imparare ed evolvermi”.
FASE DIFENSIVA - “In Italia si parla di un calcio molto tattico, noi difensori dobbiamo essere al 100% in ogni partita. Sicuramente l'allenatore può aiutarmi molto a migliorare sotto questo aspetto e io cercherò di aiutare miei compagni. Se non commetti errori ovviamente le possibilità di vincere sono più alte”.
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