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I segnali arrivati a Simone Inzaghi dall’amichevole pareggiata 1-1 dalla sua Inter contro il Betis. Ecco quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport sulla prestazione dei nerazzurri di ieri: “Anche se Lautaro oggi ha un impegno di discreta importanza e Correa è volato in Qatar per assisterlo, anche se gli scalpitanti Lukaku e Onana non sono andati in Andalusia per lavorare ad Appiano, l’amichevole con il Betis ha comunque dato spunti interessanti a Inzaghi in ottica Napoli. Simone ha provato ancora una volta il trio di nuovi titolari in difesa, Skriniar-Acerbi-Bastoni, e ha rilucidato Calhanoglu da regista, visto che è impossibile dire adesso come starà Brozo quando tornerà in Italia.
Tra le mosse del tecnico, però, continua a spiccare Mkhitaryan in versione mezzapunta alle spalle di Dzeko: non un esperimento, ma sempre più una certezza. Anzi, una tentazione nella costruzione della squadra anti-Spalletti. L’armeno ha mostrato le doti di assaltatore e creato qua e là scompiglio in una partita a tratti soporifera. In una occasione la difesa andalusa è riuscita a salvare alla garibaldina, in un’altra Claudio Bravo ha fatto la parata più difficile della serata. Il resto dei segnali, poi, è arrivato dalle fasce: nel primo tempo hanno sfondato spesso Bellanova a destra e Gosens a sinistra. Il primo ha la missione di non far rimpiangere Dumfries, che tra poco tornerà nelle sue terre, il secondo prova ad allontanare l’ombra ingombrante di Dimarco. Il problema nerazzurro non sta là, semmai in certe dormite nella fase difensiva. Adesso Simone in amichevole incrocerà il fratello Pippo a Reggio Calabria il 22, poi il Sassuolo di Dionisi il 29: in vetrina tornerà Romelu Lukaku e in quel momento sì che inizierà quasi una nuova stagione”, si legge.
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